Fiumicino – Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato promotore per un Sistema archeologico integrato fra Fiumicino e Ostia:
 
 
“Caro ministro Franceschini, cara Soprintendenza

così non va, si può fare di più

Il Comitato promotore per un Sistema archeologico integrato fra Fiumicino e Ostia ribadisce con forza che a tutt’oggi, nonostante  le 10.000 firme e le 5.000 cartoline inviate, non si è ancora fatto abbastanza per rendere fruibili i siti del Porto di Claudio e della Necropoli di Porto.
Aprendo i cancelli del porto di Claudio la prima e la terza domenica del mese e tutti i giovedì, siamo ben lontani dal renderli fruibili e visitabili come la loro unicità richiederebbe.
Finché il Porto di Claudio e la Necropoli di Porto, siti di notevole rilevanza storica, non arriveranno ad una apertura quotidiana e a un’organizzazione di biglietteria e info-point all’avanguardia, non si potrà dire di aver reso quell’UNICUM, composto dai due siti del Comune di Fiumicino e da Ostia antica, un vero e proprio sistema integrato.


In più, se non si verifica questa uniformità nell’apertura e nella totale possibilità di fruizione saranno inutili anche tutti i progetti di collegamento e integrazione (piste ciclabili, biglietti integrati, archeo-boat, ecc.) fra i siti.
Il nostro Comitato si batte, dalla sua fondazione, affinché si arrivi a questo obiettivo e a tal proposito chiede alla Sovrintendenza un ulteriore piccolo passo in questa direzione. Aprire il Porto di Claudio, invece che tutti i giovedì e due domeniche, tutti i sabati e tutte le domeniche.
Così, in tutti i fine settimana, ci sarà la possibilità di accedere, anche decidendo all’ultimo momento, ed effettuare una visita.
Se si arrivasse all’apertura di tutti i sabati e tutte le domeniche, nonché delle festività, già si potrebbe dire che un piccolo passo in avanti è stato fatto. Per questo chiediamo con forza un segnale di sensibilità e considerazione per questi siti come spiraglio per una fruizione più consona all’importanza dei siti e alle esigenze di visitatori e appassionati”.