Ostia - "Il fenomeno, osservato in Viale Ammiraglio del Bono non è assolutamente strano, le potature che sono state attuate due anni fa hanno messo in crisi gli alberi che non si sono più ripresi. Le potature, quelle effettuate si possono chiamare più correttamente capitozzature, sono state molto invasive ed hanno inciso sulla salute degli alberi stessi, come abbiamo più volte ripetuto un albero sottoposto a profondo stress per mancanza di nutrimento, il quale avviene attraverso le foglie, si indebolisce e cede ad attacchi di predatori non avendo più la forza di reagire, infatti senza apparato fogliare viene a mancare la linfa vitale ed è più facilmente soggetto ad essere alla mercé di parassiti. In questo periodo di siccità persistente è ovvio come avevamo anticipato, che le piante si ammalino o si secchino irreparabilmente.

Il tronco nero molto probabilmente è stato invaso da fumaggine/funghi vista l'umidità dell'aria. Un albero ha delle scorte che stipa per poter rispondere a periodi di siccità o ad eventi catastrofici, questi alberi per rimettere le foglie hanno dato fondo a tutte le scorte che avevano ed ora con i cambiamenti climatici la situazione si farà sempre più critica.

La malagestione delle potature fatte anche in periodi errati destabilizza gli alberi creando serie problematiche di salute degli stessi. Ora il danno sarà enorme abbiamo perso tantissimi alberi tutta la via resterà spoglia e gli agenti inquinanti avranno la meglio, quindi aumenterà l'inquinamento e il calore. Se allunghiamo lo sguardo verso gli alberi che costeggiano il Viadotto Attico Tabacchi, noteremo che anche loro hanno perso tutte le foglie e si stanno seccando, quegli alberi facevano anche da cuscinetto sonoro per le abitazioni che sono vicine al viadotto.

L'amministrazione ha creato un profondo problema, invece di piantare più alberature per contrastare le isole di calore, sta ammalorando un bene indispensabile come il verde cittadino un bene comune indispensabile. Più volte abbiamo fatto presente l'errore che si stava compiendo senza essere ascoltati. Gli alberi in quelle condizioni non creeranno un problema di stabilità e di pericolo per le persone, ma perderemo il vantaggio di frescura e ossigenazione dell'aria.

Inoltre temiamo il peggio per la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano zona Procoio, dove sono state effettuate capitozzature e potature incisive su alberature di leccio, pinus pinea, pino marittimo ed altre essenze, rischierànno di ammalarsi a causa di funghi e parassiti, e sicuramente si metteranno a rischio le alberature restanti". Così in una nota l'Associazione: "Salviamo la Riserva di Procoio Salviamo le Riserve"