Ostia - Sette ciclisti non professionisti partiti giovedì scorso dalla città di Pineto, splendida località abruzzese in provincia di Teramo, sono arrivati oggi ad Ostia, sulla riva dello stabilimento balneare Med. Ed hanno issato la bandiera blu che è stata assegnata quest’anno alla loro città. Un gesto simbolico che ha voluto unire idealmente il mare adriatico con quello tirreno. L’augurio del sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, ideatore dell’iniziativa, è quello di vedere sventolare il prossimo anno la bandiera blu sui pennoni delle spiagge del Lido.

 

 

“Ringraziamo il sindaco di Pineto e i sette ciclisti per l’augurio che hanno voluto fare al mare di Roma”, afferma Fabrizio Fumagalli, gestore del Med e presidente del Sindacato italiano balneari Lazio aderente a Confcommercio. “A Luciano Monticelli, poi, dobbiamo molto perché è in prima linea per quanto riguarda la salvaguardia delle imprese balneari italiane che a causa della direttiva Bolkestein rischiano di essere fortemente penalizzate e con loro migliaia di posti di lavoro ma soprattutto il nostro comparto turistico-balneare che oggi è il fiore all’occhiello dell’offerta turistica nazionale”, dichiara Fumagalli.

 

 

 

La bandiera blu è un traguardo importante per una località balneare, una certificazione ambientale apprezzata soprattutto dai turisti sempre più attenti ed esigenti a scegliere dove trascorrere le vacanze. Per Ostia sarebbe un giusto riconoscimento ed un importante valore aggiunto dal momento che negli ultimi anni gli imprenditori balneari hanno investito molto per migliorare l’offerta turistica e la qualità delle infrastrutture sempre sotto l’egida della salvaguardia ambientale, prestando sempre la massima attenzione alla qualità delle acque.

 

 

 

“Questo riconoscimento sarebbe un ottimo biglietto da visita per i milioni di turisti provenienti da tutto il mondo che visitano ogni anno Roma  e che potrebbero scegliere di riservare almeno un giorno della propria vacanza su una spiaggia del nostro splendido ed attrezzato litorale”, conclude Fumagalli.