"Per effetto di una decisione irresponsabile e grave della Regione Lazio, dal primo giugno saranno azzerati i posti letto nei reparti di oculistica e otorinolaringoiatria dell'Ospedale Gb Grassi. In pratica i 2.500 interventi chirurgici che annualmente venivano erogati da questi due reparti del Grassi, tra cui tonsillectomie per i bambini e operazioni sulla cataratta degli anziani, non saranno più eseguiti nell'unico Ospedale attivo sul litorale romano". Così denuncia Paolo Orneli, ex Presidente del XIII Municipio e attuale consigliere municipale del Pd. "Da più di dieci giorni - ha proseguito Orneli - abbiamo sollecitato la convocazione di un consiglio municipale urgente per affrontare questo gravissimo problema insieme al personale medico ed infermieristico del Grassi, alle parti sociali, ai comitati e alle associazioni di categoria di tutto il Municipio. Non è possibile che la nostra città, un territorio di oltre 250mila cittadini sia privato di servizi così importanti, servizi che oltretutto si rivolgono soprattutto alle fasce più deboli della popolazione. Eppure, nonostante la nostra richiesta, dal governo del XIII Municipio arriva ancora oggi solo un imbarazzante silenzio". "E' incredibile - continua Orneli - che i medici e il personale dell'Ospedale di Ostia siano stati abbandonati al loro stessi, che siano costretti a doversi giustificare con i cittadini che naturalmente stanno protestando per non poter più prenotare un intervento presso quei due reparti, E' incredibile che di fronte ad una famiglia che ha un bambino che deve operarsi alle tonsille o ad un anziano, magari solo e fragile, che deve operarsi alla cataratta, la risposta che devono dare gli operatori del Grassi è solo quella di rivolgersi ad altre strutture pubbliche a più di 30 chilometri di distanza". "Mi auguro - ha concluso Orneli - che la Regione Lazio si renda conto del danno gravissimo che sta infliggendo alle famiglie che vivono sul litorale romano e torni presto sui suoi passi. Così come mi auguro che il Municipio si decida una volta per tutte ad uscire dal letargo in cui si trova ed assuma ogni iniziativa utile e necessaria per difendere il diritto alla salute di tutti i cittadini".