Centoventitrè anni di carcere e 550.000 euro di multa. E’ la somma delle pena inflitte a 19 dei 21 imputati nel processo “Coca Rent” dal GIP del Tribunale di Roma, dott. Massimo Di Lauro, a conclusione del giudizio abbreviato di primo grado, (rito alternativo che consente la riduzione di un terzo della pena).

L’indagine, durata due anni e conclusa dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia, ha permesso di smantellare una vasta organizzazione composta da cittadini italiani e sudamericani che importava dalla Spagna ingenti quantitativi di cocaina, destinati al mercato della Capitale, attraverso rotte stradali o tramite i porti di Genova e Civitavecchia. I corrieri incaricati al trasporto della droga utilizzavano autovetture a noleggio oppure veicoli “clonati”, modificati nella carrozzeria per occultarvi la cocaina. Nel corso dell’attività, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, dott. Roberto Staffa e dott. Giuseppe De Falco, in collaborazione con l’Equipo Delinquencia Antidroga y Organizada della Guardia Civil di Barcellona, i Carabinieri hanno sequestrato in Italia e all’estero oltre 100 kg di cocaina purissima e arrestato 32 persone, responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, riciclaggio e ricettazione.

Le pene maggiori sono state inflitte a Domizi Walter, pregiudicato romano di Casalotti, ritenuto promotore e capo dell’organizzazione, condannato a 18 anni di reclusione e 100.000 euro di multa, e ai suoi collaboratori, il colombiano Toro Gomez Carlos Andres, 14 anni di reclusione, e i nipoti Bennato Enrico e Gianluca, rispettivamente 14 e 10 anni di reclusione.