OSTIA - " Con l’assestamento di bilancio regionale siamo sicuri che Anffas Ostia riuscirà a sopravvivere e non sarà costretta a chiudere", questo il lieto esordio della Presidente Anffas Ostia Ilde Narducci. "Ringrazio le istituzioni, dal XIII Municipio a Roma Capitale, Regione Lazio, quanti in Giunta e Consiglio si stanno prodigando, e tutte le persone che negli ultimi tempi ci sono state vicine, dandoci continuamente rassicurazioni e forza per andare avanti, - aggiunge -  in primis la presidente Polverini che ha speso parole di elogio per il lavoro svolto da Anffas Ostia in quarant’anni di attività, assicurando che con l’assestamento di bilancio regionale la situazione creditoria di Anffas verso la Regione sarà definitivamente risolta". "L’eccellente lavoro avviato con il CRO,- dice Ilde Narducci- sono sicura abbia aperto una strada che anche Anffas Ostia potrà imboccare, pur con le diversità del caso, la nostra rimane una problematica avvenuta in situazione di accreditamento sanitario e sorveglianza ASL. E' importantissimo che la nuova Direzione dell’Asl Roma D ed il TSMREE, le stesse Istituzioni che hanno spinto la Regione a far proseguire il progetto autismo nel 2011, richiedendo poi ad Anffas Ostia  (pur con lievi differenze rispetto al passato) di proseguire direttamente nel servizio come negli anni precedenti, le stesse Istituzioni che hanno autorizzato sia nel 2009 che nel 2010 le prestazioni senza poter pagare Anffas Ostiatrovandosi per mancanze di cassa, vedano, come noi, nell’assestamento di bilancio regionale, lo strumento più adatto per chiudere ogni pendenza passata". Continua pi: "Dopo le oltre diecimila richieste di aiuto inviate tramite fax o mail alla Regione Lazio dalle nostre famiglie impegnate nella cosiddetta “mobilitazione degli onesti”, sono certa che quello che ad oggi ci è stato più volte prospettato, si trasformerà in un atto formale; ricordando la coerenza di Anffas Ostia nel non voler ricorrere a vie giudiziali che non ci appartengono, poiché noi come le nostre famiglie, già impegnati a sostenere una sfida quasi improba contro una crisi economica globale, continuiamo a dare valore alle strette di mano e alle parole".

Concludendo: " Senza questo intervento oltre ottocento persone, tra ragazzi ed operatori, rischiano il baratro".