Fiumicino - "Il coprifuoco alle 22? Sarebbe la soluzione più semplice, non la più logica. Continuiamo a sottolineare come il problema dei contagi e degli assembramenti non sia da imputare a ristoranti, bar, pub ed esercizi commerciali che invece si attengono scrupolosamente alle direttive (lo dimostrano il numero di contagi che rasenta lo zero), quanto a ciò che avviene all’esterno.

Basterebbe recarsi in uno dei luoghi simbolo di Roma, non in vie sconosciute di Fiumicino, o a qualche fermata della Metro per capire che il problema non siamo noi esercenti. Ancora una volta si è deciso invece di colpire dove è più semplice.

Prima con il terrorismo psicologico poi con provvedimenti draconiani. Noi, come abbiamo sempre fatto, ci adegueremo alle direttive del Governo, senza chiedere nulla. Abbasseremo le serrande se servirà per il bene dell’Italia.

Ma questa volta gli effetti saranno catastrofici. Chi prende queste decisioni dovrà anche prendersi la responsabilità di sacrificare l’economia italiana e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Ci saremmo aspettati misure diverse, mirate, contenitive, risolutive. Così non è stato. E ora chiudere tutto è la soluzione più ovvia e forse eccessivamente semplicistica".

Massimiliano Mazzuca, presidente associazione Lungomare ed Esercenti di Fiumicino