Fiumicino - Discarica, anche nessun “giorno della verità”. Ancora una volta è stata rinviata la data in cui il ministero per l’ambiente dovrà decidere il sito idoneo ad ospitare il post Malagrotta. Ed a Fiumicino, cresce l’attesa. Resterebbe infatti sempre papabile l’ipotesi di Pizzo del Prete, a nord del comune, e di Monte Carnevale, al confine con il municipio XV.

Ed i Verdi intervengono sulla vicenda. “Troviamo quantomeno eccessiva l’enfasi con cui il ministro dell'ambiente, Corrado Clini, ha ritenuto un successo il fatto che la presidente Renata Polverini, il sindaco Gianni Alemanno ed il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, hanno dato disponibilità a firmare in futuro un protocollo d'intesa per il raggiungimento degli obiettivi, previsti dalla legge vigente, sulla raccolta differenziata”, dichiara Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio.

Secondo l’esponente ecologista, si continuerebbero a prendere in giro i cittadini del Lazio perché, se non si fa la differenziata e si prosegue con la logica degli impianti, non cambierà nulla. Questa sarebbe la situazione. “Clini sembra agire come un imbonitore, gettando acqua sul fuoco dell’opinione pubblica, continuando a ripetere di mettere a disposizione i tecnici del ministero per la risoluzione del problema, ma c'è un abisso tra il dire e il fare”, sottolinea Nando Bonessio. La soluzione? Obbligare l'Ama a cambiare il piano industriale. E quindi il sindaco Alemanno, che dovrebbe in primo luogo convincere la Polverini a cambiare il Piano rifiuti. Altrimenti, per il presidente dei Verdi, la raccolta differenziata non aumenterà mai e ci sarà sempre bisogno di ricorrere a impianti e discariche.

“Di questo passo”, conclude il presidente Bonessio, “qualsiasi sia il prossimo sito, sarà una nuova Malagrotta per altri 30 anni. E non un sito provvisorio”.

Giovedì scorso, data in cui si sarebbe dovuto indicare il sito temporaneo, il ministero  trasmise “a Comune, Provincia, Regione e al commissario per la chiusura di Malagrotta, la proposta definitiva del Piano per Roma, aggiornata secondo quanto richiesto nella riunione di coordinamento del 26 aprile scorso, in particolare dalla struttura del commissario. Il piano per Roma contiene in allegato l’aggiornamento di tutte le valutazioni relative alla questione dei rifiuti romani, comprese le valutazioni tecniche sulle osservazioni del ministero della Difesa in merito al sito di Monte Carnevale (quest’ultima zona sarebbe un’area militarizzata, ndr)”. Per questa ragione, il ministro Clini aveva “proposto alle istituzioni locali, alla Regione e al Commissario, di riunirsi il prossimo 8 maggio per procedere alla firma dell’accordo di programma del Piano per Roma sulla gestione del ciclo dei rifiuti nella capitale”. Ed in quella sede il Commissario avrebbe potuto riferire le proprie valutazioni sulla scelta del sito temporaneo per il conferimento dei rifiuti”. Ma anche ieri, martedì 8 maggio, il giorno decisivo è slittato.


Nell’attesa, a Fiumicino si sono vissuti momenti di ansia. Anche se sembra quasi sicura l'ulteriore proroga a fine dicembre. Il Piano per Roma è stato firmato dal ministro lunedì 30 aprile e consegnato a Comune, Provincia e Regione. Ci sarebbero delle novità rispetto a quello regionale precedente. Sarebbe previsto un finanziamento da parte del dicastero di 10 milioni di euro per il 2012, 2013 e 2014 mirato all'incremento della raccolta differenziata, passando da un 25% attuale al 60% a fine triennio, ed il controllo dei diversi “stadi operativi”.