di Valeria Costantini

Tanti consigli sul tema, tavoli tecnici, accordi con il Comune di Roma e il XIII Municipio. Troppe promesse ai cittadini, ma le antenne di viale della Vittoria sono ancora lì, a campeggiare sulla torre dell’Acea. Nove quelle rimaste sulle 24 presenti, dopo la prima, parziale, delocalizzazione avvenuta nel 2007, proprio grazie alle battaglie dei residenti di Ostia levante. Un risultato unico, ottenuto dal Comitato Parco della Vittoria-Silvio Messina che stamani, di fronte alla sede del Municipio lidense, ha ancora una volta fatto sentire la propria voce. Nel nome di chi non c’è più, dei non pochi abitanti della zona uccisi da mali incurabili. Cartelli colorati e slogan forti si sono riuniti intorno alle 9.30, in attesa dell’ennesima commissione municipale che poche risposte, a breve, avrebbe dato loro. “Dovevano effettuare il monitoraggio con le centraline e non è stato fatto. Dovevano cercare siti alternativi, ma ancora non sono stati rintracciati. Siamo stanchi, vogliamo che quei ripetitori spariscano dal nostro quartiere”, ha tuonato la combattiva presidente del comitato Alessandra Perlusz. “Gli operatori telefonici hanno il coltello dalla parte del manico purtroppo, anche se stiamo lavorando proprio per tentare di trovare luoghi alternativi per le antenne. – ha spiegato durante la commissione sicurezza lo stesso presidente del Tredicesimo Giacomo Vizzani – L’accordo di massima che abbiamo con le società di telefonia mobile, può aiutarci nella delocalizzazione, come sta avvenendo per l’antenna di via Bonucci a Ostia Antica. Anche per i ripetitori di viale della Vittoria avevamo proposto lo spostamento verso la caserma della Finanza, ma non è stato accettato dalle aziende. Sul mancato avvio del monitoraggio con le centraline, sto sollecitando l’intervento del Campidoglio. Sapremo a breve”.