Roma - L'Europeo, ieri, ci ha consegnato altre 2/8 di finale trascinati ai tempi supplementari. Nel primo, i vicecampioni del mondo della Croazia stavano avendo ragione, per 3-1, sulla Spagna. Ma gli iberici si sono ricordati di come si faceva, avendone vinti 2 tra il 2008 ed il 2012 (quest'ultimo, purtroppo, a spese nostre).

Così, sotto la guida di Luis Enrique (ex allenatore della Roma), hanno imposto il lor ritmo e gioco, segno che il tiki taka di Guardiolana memoria funziona ancora. Ed ecco arrivare prima la rimonta e poi il pareggio, nei tempi regolamentari. Nell'extra-time, l'opera è stata completata, con altre 2 reti. Nell'altro, una altra gara dai due volti. La Svizzera va in vantaggio, poi subisce la rimonta dei campioni del mondo, finendo sotto pure lei 3-1. Tutto finito, quindi? Manco per niente. Gli elvetici non si danno affatto per vinti, e continuano ad attaccare: in questo modo, riescono a mettere i transalpini sotto pressione, soprattutto psicologica. Ricardo Rodriguez, Terzino mancino del Torino, sbaglia un rigore, poi a Gavranovic viene annullato un goal per un dubbio fuorigioco.

Siamo al minuto ottantasette, tutto sembra perduto, ma Seferovic, centravanti del Benfica (ed ex Fiorentina) insacca di testa il 3-2. Nel recupero, arriva il meritatissimo pari. Si va, pertanto, ai 30' aggiuntivi: entrambe le compagini, con le energie fisiche residue, ci provano, ma alla fine la stanchezza si fa sentire. E Eccoci giunti ai calci di rigore, "un destino finale per certi versi crudele", come diceva Pierluigi Pardo, alcuni anni fa, su Pro Evolution Soccer.

I Rossocrociati, memori delle sconfitte patite nelle "puntate" precedenti (tra cui quella d'Euro 2016) dimostrano d'essersi allenati sui tiri dal dischetto: NESSUN ERRORE! Chi sbaglia, invece, è il giocatore più atteso, l'oggetto del desiderio (voci di calciomercato dicono questo) del Real Madrid, ovvero Kylian Mbappè. Il testimonial di FIFA 21 si fa ipnotizzare da Sommer, portiere del Borussia Monchengladbach, che si tuffa alla sua destra, respingendo il tentativo del fenomeno del PSG.

Il terzo quarto di finale sarà tra Spagna e Svizzera, ma i giallorossi (i quali non hanno dovuto affrontare quest'ulteriore stress) faranno bene a non sottovalutare i loro prossimi avversari, i quali saranno "caricati a pallettoni", cioè giocheranno sulle ali dell'entusiasmo, essendo riusciti ad eliminare la Francia, sia pure ai rigori. Una volta si diceva "La palla è rotonda", oggi va benissimo lo slogan della WWE "Anything can happen" ("Tutto può succedere", come cantava pure Vasco). "Nel calcio non c'è mai nulla di scontato": quest'è una verità assoluta, nel calcio (pure il sottoscritto pensava che i galletti avrebbero avuto vita facile). Svanisce la possibilità di vedere il Derby dei Pirenei nei quarti, ma per noi italiani è molto meglio così. Non prendiamoci in giro, siamo felici dell'eliminazione dei Blues (e sicuramente non perderemo occasione di sbeffeggiarli, specie sui social).