Ostia - Merce rubata per un valore pari a 80mila euro: è questa la scoperta che gli agenti diretti dalla dottoressa Rossella Matarazzo hanno fatto all’interno di un capannone industriale nella zona di Castelporziano. A far partire l’indagine, la denuncia di un uomo poi indagato dalle forze dell’ordine.

LA VERSIONE - “….Sono stato minacciato con la pistola da due uomini sulla Nettunense”, ha raccontato agli agenti in commissariato, aggiungendo di essere stato “….poi incappucciato con un sacchetto di tessuto nero, sono stato rinchiuso nella cabina del camion per esser rilasciato alcune ore dopo in via Lido di Castel Porziano”. Gli investigatori tuttavia non hanno creduto alla versione fornita dal denunciante troppo piena di contraddizioni, così, dopo essere andati sul posto hanno scoperto, anche grazie al sistema di geolocalizzazione di cui il camion era dotato, che il mezzo aveva effettuato, nello stesso momento in cui avrebbe dovuto essere altrove, una lunga sosta nel podere di un conoscente del camionista.

LA MERCE RUBATA - Da un sommario controllo all’interno della tenuta agricola, i poliziotti, sono riusciti ad individuare parte della merce rubata, nascosta tra le balle di fieno, e a risalire al proprietario del terreno che, da successivi accertamenti, è risultato essere appunto complice dell'autotrasportatore.

LE ACCUSE - Al termine dell’indagine il camionista è stato denunciato per procurato allarme, false dichiarazioni a pubblico ufficiale nonché per simulazione di reato. Inoltre, denunciato anche per ricettazione in concorso con l’uomo che l’ha aiutato a nascondere i colli all’interno del capannone.

LE INDAGINI - Sono tuttora in corso le indagini da parte degli investigatori per capire se i due uomini appartengano ad una più complessa e articolata organizzazione dedita al riciclaggio e alla ricettazione di merce trafugata.