Ostia - "Un sentito grazie a tutti coloro che hanno reso queste giornate possibili e a tutti coloro che hanno partecipato attivamente e con entusiasmo. É stato un onore e una gioia vedere così tanti ragazzi alla nostra settimana della Memoria". Sono queste le parole del presidente di Agisco Andrea Pellegrino e del responsabile del Progetto Memoria presso il Liceo Scientifico Statale A. Labriola Prof. Luigi Saito al termine della "Settimana della Memoria: conoscere per ricordare", una serie di iniziative realizzate dall'associazione Agisco, dal Liceo Scientifico Statale Antonio Labriola di Ostia, dal Muro della Memoria, da Shirat Ha-Yam (Tempio di Ostia), dall’Associazione Culturale La Sibilla in collaborazione con Magen David Keshet Italia (Gruppo ebraico LGBT) e il Master di II livello dell'Università degli Studi Roma Tre "Didattica della Shoah" ed il patrocinio dell'Unione Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Roma, del Cdec (Progetto Memoria), delle Biblioteche di Roma e di Bibliorete.

Tra le iniziative, le visite dal 23 al 27 gennaio al polo museale “Il Muro della Memoria” presso il Liceo Scientifico Statale A. Labriola hanno visto la partecipazione di circa 280 ragazzi del liceo A. Labriola, che si sono avvalsi del tutoraggio dei ragazzi di Agisco e dei giovani che frequentano il corso di Alternanza Scuola Lavoro sul Progetto Memoria presso lo stesso liceo. Le tre giornate di conferenze (25 e 30 gennaio, 1 febbraio) presso il Tempio Shirat Ha-Yam di Ostia, che hanno ospitato gli interventi della Prof.ssa Stefania Zezza del Liceo Virgilio di Roma su "Le sfide della didattica della Shoah", del Prof. Amedeo Osti Guerrazzi, docente e ricercatore di storia contemporanea presso diverse università e istituzioni accademiche italiane e internazionali e del Prof. Enrico Modigliani, presidente del progetto Memoria presso la fondazione Cdec, su "Le responsabilità italiane nella Shoah", del dott. Raffaele Sabbadini, Vicepresidente di Magen David Keshet Italia, e del prof. Gianfranco Goretti su "Le ragioni del Silenzio: i triangoli Rosa nella Shoah", sono state invece frequentate da circa 240 persone tra le quali vi erano moltissimi ragazzi.

L'ampio coinvolgimento riscontrato nel corso di questi eventi ha reso evidente come iniziative simili siano importanti e necessarie per il nostro territorio e come la Memoria e la conoscenza siano avvertiti dalle nuove generazioni come valori fondamentali e da tutelare per essere uomini e cittadini consapevoli.