Roma – Lo sciopero indetto dalla Fiom in merito alla vicenda de lavoratori dell’azienda Caf, che si occupa della manutenzione dei treni sulla Roma-Lido e sulle metro e che rischierebbero il licenziamento, sarebbe illegittimo e andrebbe revocato. L’agitazione, che ha preso l’avvio oggi, mercoledì 9 dicembre, dovrebbe durare fino al 16 di questo mese, per sette giorni.


PRECETTAZIONE – “È illegittimo”, ha detto il prefetto di Roma Franco Gabrielli: “se domani non si darà corso positivo alla richiesta di revoca del Garante per gli scioperi, precetteremo". Lo sciopero del personale Caf potrebbe mettere seriamente a rischio il servizio della Roma-Lido e delle metro, in caso di guasti, a Giubileo appena iniziato.



I LICENZIAMENTI – La Fiom Cgil aveva dato notizia dello sciopero sul proprio sito il 5 dicembre. “Una decisione drammatica e che metterà a rischio la tenuta della metropolitana di Roma", aveva spiegato la sigla sindacale.


CODACONS – “L’ennesimo sciopero è un insulto alla città e agli utenti: siamo pronti a denunciare penalmente i lavoratori”, afferma il Codacons, commentando la protesta proclamata dal personale Caf addetto alla manutenzione della metro di Roma. “L’ennesimo sciopero nel settore del trasporto pubblico, indetto addirittura per 7 giorni consecutivi, è un insulto alla città e agli utenti, contro cui reagiremo nelle opportune sedi”, sottolinea l’associazione dei consumatori.


PARALISI IN CITTA’ - “Tale tipo di sciopero finirebbe per paralizzare totalmente la Capitale, e anziché spostare l’attenzione sulle legittime richieste dei lavoratori, creerebbe un danno all’intera categoria, cancellando di netto le loro rivendicazioni e provocando la rabbia degli utenti – spiega il presidente Carlo Rienzi – Dopo l’intervento del Garante per gli scioperi, la protesta deve essere immediatamente sospesa. In caso contrario, saremo costretti a denunciare penalmente i singoli lavoratori che aderiranno all’agitazione, per i danni prodotti alla città e agli utenti che hanno pagato biglietti e abbonamenti per un servizio continuativo” – conclude Rienzi.