Roma, 18 dicembre - Non ha ancora 18 anni (li compirà in gennaio) ma si avvia ad essere una delle autrici più affermate. Sarah Campi, ha presentato questa mattina nell’Aula consiliare del Municipio XIII, “Prigione di luce”, un romanzo Fantasy di 464 pagine (Dpc editore di Raffaella Ravano). Sarah (famiglia lidense) ha affermato di aver scritto il suo volume durante i viaggi mattutini che la portano a scuola e quindi sul bus, cinque quadernoni scritti a mano e non alla classica macchina da scrivere, o al computer. “Il testo non ha avuto una genesi precisa - afferma Sarah - l’ispirazione non saprei definirla. Diciamo che avevo in mente tre scene, veri e propri flash che via via mi hanno portato alla conclusione del libro. Io stessa sono stata portata a scoprire come finiva la storia”. Una storia che in realtà non è finita perché Sarah Campi ha già annunciato che sta scrivendo il seguito di Prigione di luce. Tra le sue letture preferite, naturalmente il genere Fantasy anche se per motivi scolastici sta leggendo molti classici. “Si tratta di un bel libro - ha esordito il delegato alla cultura Salvatore Colloca - e la cosa che mi ha colpito leggendolo è che per scrivere un testo in questi termini e a questa giovane età, si deve essere dotati di un dono speciale. Come speciale è questa giovane autrice”. “Ho carpito la valenza di Prigione di luce - ha dichiarato Monica Picca, presidente della commissione cultura - che consiste nell’aver saputo portare avanti ematiche importanti che giungono da una giovane e sono rivolte ai giovani. La seconda cosa da rilevare è il linguaggio forbito usato. Sarah è un esempio per tutti i suoi coetanei”. “L’aspetto accattivante di questo testo anche nella sua forma esteriore - ha affermato il consigliere Stefano Salvemme - è esempio di come un giovane, in questo caso Sarah, è in grado di trasmettere entusiasmo ai suoi coetanei e non solo”. L’editore Raffaella Ravano si è soffermata sugli argomenti portanti del libro. “È stato emozionante leggere come Sarah abbia saputo affrontare le diversità della vita quotidiana, i preconcetti irrisolti, con l’amore. Sarah dimostra che sognare è bello e che mettere in atto i sogni lo è ancora di più”. Alla presentazione del libro era presente anche il giornalista di RaiUno, Gianni Maritati che ha parlato di “idea, emozione che dalla giovane autrice giunge agli altri, sia ai lettori che a chi ha modo d avvicinarla”.