Una Delibera della Asl Rm D, firmata nei giorni scorsi, ha stabilito la creazione di percorsi terapeutici per la salute mentale. E’ una delibera di particolare importanza perché definisce un’integrazione degli interventi con riferimento ad una fascia d’età compresa tra i 15 e i 18 anni. Il servizio TSMREE (Tutela della Salute Mentale della Riabilitazione dell’Età Evolutiva) ed il DSM (Dipartimento di Salute Mentale) hanno siglato un protocollo d’intesa per la gestione congiunta degli esordi psicopatologici in età adolescenziale. Il protocollo prevede percorsi diagnostici e terapeutici comuni per la presa in carico dei soggetti nella fascia d’età 15-18 anni in modo da assicurare continuità e condivisione degli obiettivi. Il Dr. Nonnis ed il Dr. Balbi, rispettivamente responsabili del TSMREE e del DSM della Asl D, dichiarano: “Agire sulla prevenzione del disagio congiuntamente rappresenta un effettivo miglioramento del servizio, consentendoci di intervenire su una fascia d’età esposta a notevoli rischi. La possibilità di elaborare una eventuale diagnosi precoce e la conseguente terapia, mette in condizione di prevenire e quindi ridurre la sofferenza psichica; fenomeno sempre più frequente negli adolescenti, che si evidenzia anche nel forte aumento degli episodi di bullismo.” Uno degli interventi congiunti previsti si riferisce infatti proprio all’ambito scolastico, con interventi di tipo formativo, dedicati agli insegnanti delle scuole superiori ed interventi di carattere preventivo rivolto agli studenti. Inoltre la possibilità di coordinare ed utilizzare in maniera ottimale le risorse aziendali rappresenta anche un miglioramento organizzativo dei servizi. In conclusione tale decisione si caratterizza per l’innovazione organizzativa e per l’efficacia nel raggiungimento dell’obiettivo di un miglioramento della salute mentale della popolazione, obiettivo in linea con gli indirizzi del Piano Sanitario Regionale. Dichiara la D.ssa G. Gabriele, Direttore Generale della Asl Rm D: “Dopo l’impegno già avviato con i progetti specifici sul bullismo, l’integrazione tra il servizio per gli adulti e quello dei minori in età evolutiva, permetterà interventi in grado di prendere in carico la particolare complessità dei ragazzi. Purtroppo è sufficiente una lettura quotidiana dei giornali per avere un’idea di come questa complessità sfoci troppo spesso nel disagio vero e proprio. Davanti ad una fenomenologia complessa diviene importante  unificare le risposte e la delibera che ho firmato va in questa direzione.”