di Valeria Costantini
Venti posti letto in più al reparto di medicina che però non trovano posto, 30 infermieri che mancano e quelli presenti sottoposti a doppi turni per 17 giorni di seguito, 6 anestesisti assenti che dimezzano il numero delle operazioni possibili. Questi i numeri dell’emergenza dell’ospedale Grassi al centro, questa mattina in XIII Municipio, della conferenza bi-partisan dei consiglieri Stefano Salvemme per il Pdl e Giuseppe Sesa per il Pd, affiancati dai delegati Rsu della Asl RomaD, Eugenio Bellomo e Cesare Morra, e del dottor Riccardo Margheriti dell’Anaao Assomed, associazione del medici dirigenti. “Il 10 giugno scorso abbiamo sottoscritto un documento in cui si segnalavano le gravissime carenze del nosocomio lidense, ai vertici sanitari e regionali. – ha spiegato Salvemme – Dopo una lunga attesa, la prossima settimana, la dirigenza della RmD interverrà nella riunione dell’Osservatorio socio sanitario in programma per discutere di tali problematiche”. “Non si può attendere 15 giorni per un’operazione al femore che deve essere operata entro 72 ore, – ha tuonato Sesa – né si può permettere che metà delle sale operatorie non siano attive per mancanza di personale. L’ospedale è al collasso, è giunto il tempo di risposte e proposte concrete”. “Ci sono venti posti letto chiusi da aprile a chirurgia, perché non c’è organico. – ha sottolineato Bellomo – Il personale è allo stremo, questa è una richiesta di aiuto verso la Asl, non una polemica. L’ambulatorio dei codici bianchi e verdi annunciato dalla Polverini nell’ambito del piano Estate Sicura non risolve alcun problema, anzi complica il lavoro al pronto soccorso, dove sarà aperto, perché si intaseranno le sale per gestire i pazienti però con lo stesso numero di medici e infermieri di prima”.