Ostia Antica - "Il Giudice civile del Tribunale di Roma, Lilla De Nuccio, lo ha stabilito senza mezzi termini accogliendo il ricorso presentato dall’Associazione Luca Coscioni: Il Campidoglio discrimina le persone diversamente abili. Il Magistrato ha ritenuto una discriminazione l'inaccessibilità del Ponte Pedonale della Stazione di Ostia Antica, un ponte che divide invece di unire in quanto è totalmente inaccessibile alle persone con difficoltà di deambulazione.

La sentenza è durissima e prevede fra gli altri obblighi per l’Amministrazione grillina anche un risarcimento economico per l’Associazione Luca Coscioni.

Cara Sindaca Raggi, cara Presidente Di Pillo, sono finite le scuse. Da tempo ci battiamo contro questa enorme barriera architettonica munita di gradini, addirittura presentammo nel mese di Novembre 2019 un Esporto alla Procura della Repubblica di Roma proprio per denunciare la condizione di inaccessibilità di questo ponte. La Stazione di Ostia Antica, nonostante sia la stazione di accesso ad uno dei luoghi più belli del mondo, gli Scavi Archeologici di Ostia Antica, oltre che utilizzata giornalmente da centinaia di pendolari, è una “mostruosa” barriera architettonica.

La pavimentazione fortemente sconnessa, il mostruoso ponte pedonale, la chiusura di Via della Stazione di Ostia Antica e quindi la sospensione del servizio di trasporto pubblico su gomma, rendono inaccessibile, anzi pericolosamente impraticabile, la Stazione alle persone con difficoltà di deambulazione. Sono anni che solleviamo il tema, inascoltati. Abbiamo presentato in Municipio molti documenti a cui nessuno si è degnato di rispondere, nemmeno una risposta di cortesia. In Consiglio Comunale invece abbiamo ottenuto qualcosa: la bocciatura da parte della maggioranza grillina della Mozione per il rifacimento del ponte pedonale. Oltre al danno della bocciatura della mozione è arrivata subito dopo la beffa.

L’attuale amministrazione decise di riverniciare il ponte pedonale, sopra la ruggine esistente, piuttosto che affrontare il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Non parliamo poi degli impegni presi durante le Commissioni congiunte Mobilità e Urbanistica del Comune di Roma, richieste da noi e convocate due volte proprio ai piedi del ponte della Stazione di Ostia Antica, che sono stati assolutamente disattesi, buttati nel cestino. Ovviamente anche la richiesta di portare il capolinea delle linee 018 e 011 all'interno della Stazione, un piccolo aiuto per evitare di dover attraversare il ponte così come la lunga marcia lungo il marciapiede sconnesso della Via Ostiense, non è stata presa in considerazione.

Per questo a Novembre 2019 abbiamo deciso di presentare presso la Procura della Repubblica di Roma un Esposto comprensivo di foto, richieste ufficiali e mozioni respinte, allo scopo di rilevare eventuali responsabilità penali da parte del Comune di Roma, del Municipio X di Roma Capitale e delle altre Istituzioni competenti. Pochi giorni fa anche Liberare Roma ha organizzato un sit-in, a cui ha aderito anche Sinistra Italiana del Municipio X, proprio per denunciare la vergogna del Ponte Pedonale di Ostia Antica.

Non abbiamo mai smesso di ricordare all’Amministrazione grillina che abbattere le barriere architettoniche è un obbligo di legge, non è una scelta. Esistono leggi precise nel nostro paese che devono essere rispettate, senza se e senza ma. La sentenza del Giudice Civile del Tribunale di Roma è un fatto storico, di straordinaria importanza, che ha la forza di riaprire un dibattito mai correttamente e completamente affrontato nella nostra città e cioè quello di promuovere e attuare in ogni Municipio di Roma Capitale un Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche".

Così in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio