Roma – “In questo mare di polemiche (pretestuose!), nate per aver immortalato alcuni poliziotti in divisa intenti a firmare una petizione a favore del ministro Salvini nei gazebo della Lega ad Ascoli Piceno ed a Palermo, interviene l’avvocato Francesco Petrocchi, esponente della Lega per Salvini in Provincia di Roma: “la Sinistra ha sempre professato il diritto alle libertà civili, un diritto che evidentemente può tranquillamente esser messo in discussione quando il suo effettivo esercizio non è ad essa favorevole.”

Petrocchi chiarisce così il suo pensiero: “i Poliziotti in divisa stavano solo esercitando un diritto costituzionalmente garantito, non risultando nessun divieto specifico per i poliziotti in divisa di firmare una petizione: esistono, invero, norme di comportamento generiche ma, per l’appunto, sono formulate in termini alquanto generici. In tutti questi anni si è sempre affossato il lavoro dei poliziotti privandoli dei mezzi materiali per l’espletamento del loro dovere e bloccandone il turnover. Oggi invece, e questo grazie al ministro Salvini, la figura del poliziotto ed il suo essenziale ruolo nella nostra società lo si sta riscoprendo non solo essere amato dai cittadini ma anche dai vertici dello Stato. Il colmo di tutta questa vicenda, ironia della sorte, è che a chiedere a gran voce di sanzionare i poliziotti coinvolti in questa polemica è proprio un sindacato di Polizia e tuttavia per nostra fortuna ci sono anche altre realtà sindacali che si sono, al contrario, espresse a difesa.”

In conclusione Petrocchi dichiara: “ho preso già contatto con Giovanni Iacoi, Segretario Generale del LeS (libertà e Sicurezza Polizia di Stato) uno dei più attivi sindacati di Polizia. Ho espresso ad egli la mia vicinanza come esponente della Lega per i colleghi catapultati in una gogna mediatica. Io intendo tributare a tale organizzazione sindacale non solo una vicinanza affettiva ma voglio manifestare anche una concreta e piena condivisione valoriale mettendo fin da subito a disposizione il mio studio legale per difendere tutti i poliziotti che, in divisa, vorranno andare a firmare la petizione presso i nostri gazebo.”