Ostia - Secondo il rapporto annuale di Legambiente, anche per il 2023, le ferrovie ex concesse di Cotral, Roma-Lido e Roma-Viterbo, sono le peggiori in Italia, seconde solo alla Circumvesuviana. “Nonostante dei timidi miglioramenti, in Italia la transizione ecologica dei trasporti è ancora troppo lenta”, si legge nel dossier dell'associazione.

Nel Lazio i treni delle ferrovie gestite ora da Cotral hanno una media di oltre 33 anni di età, contro i 12 per quelli di Trenitalia, a testimonianza di un rinnovamento importante avvenuto negli ultimi anni ma quel che è stato fatto non basta. Le ferrovie Roma-Lido e Roma-Civitacastellana-Viterbo restano le ferrovie peggiori d’Italia, seconde solo alla Circumvesuviana di Napoli.

A segnare il 2022 delle ferrovie ex concesse sono stati , secondo il rapporto, alcuni casi emblematici: il 22 dicembre, quando sono saltate sulla Roma-Lido almeno 18 corse su un totale di 38 a causa della rottura di un treno. Per un’ora ne sono rimasti in servizio quattro su tutto il tracciato. E sono stati numerosi i casi in cui ad una già assurda tabella di frequenze, con treni ogni 23 minuti, si sono aggiunti ritardi spesso non comunicati che hanno portato l’at­tesa a 30 minuti reali. Non va meglio sulla Roma-Viterbo, dove il 29 settembre 2022 circa ottanta corse sono saltate, quasi la metà di quelle previste durante l’intera giornata. Ovvie le lunghe ed estenuan­ti attese in banchina ed il sovraffollamento sui pochi treni a disposizione, con alcune reazioni violente dei pendolari che hanno visto andare in frantumi le vetrate di alcuni tornelli di Piazzale Flaminio.

Solo nei primi 4 mesi del 2022 circa 2.700 corse sono andate soppresse, mentre molto spesso tra Montebello e Viterbo il treno è sostituito da corse autobus. Il Lazio resta anche una regione povera di best practice, dove si segnala come unico fatto positivo la riapertura della stazione di Vigna Clara, attualmente servita da pochissime corse al giorno.

Il rapporto si conclude con un giudizio severo rispetto alle politiche nazionali sui trasporti: “Nel 2018 sono stati inaugurati 0,6 km, nel 2019 e 2020 neanche un tratto di nuove linee, nel 2021 1,7 km, mentre nel 2022 il dato sale a 5,3 km grazie all’apertura della prima tratta della M4 a Milano. Anche sulle nuove tranvie il dato medio dell’ultimo quinquennio è da dimenticare, ossia 2,1 km all’anno: 5,5 km inaugurati nel 2018, 5km nel 2019, nessun chilometro aperto negli ultimi tre anni”.