FIUMICINO - "La protesta dei sindaci italiani che indistintamente, al di là degli steccati partitici hanno condannato la manovra finanziaria, è l’ennesima dimostrazione del palese fallimento di un Governo che tra inciuci, intercettazioni, scandali sessuali e leggi salva-Premier ha trascinato l’Italia sull’orlo del baratro, derisa dai mercati e dai partner europei, senza ormai uno straccio di credibilità internazionale.

I toni duri utilizzati dal sindaco Canapini, una volta tanto contro il suo Governo, sono sacrosanti. Questa manovra distruggerà qualsiasi percorso di sviluppo futuro del nostro Comune, strozzando ogni ipotesi di rilancio economico e occupazionale", dichiarano i consiglieri Pd di Fiumicino. "Purtroppo, come il Pdl di Fiumicino ha evitato chirurgicamente il confronto con le opposizioni cassando in sede di bilancio ogni proposta avanzata per migliorare il documento programmatico del Comune, così il Pdl nazionale ha evitato di ascoltare i moniti dei rappresentanti degli enti locali che chiedevano di tornare indietro. E lo stesso ha fatto con il Pd nazionale, depennando con la fiducia tutti gli emendamenti presentati contro i tagli ai comuni. - aggiungono dal Pd - A questo punto il sindaco Canapini, come gli altri primi cittadini del Pdl, invece di mettere in atto proteste simboliche come la chiusura dell’ufficio anagrafe e dello stato civile che non avranno nessun effetto concreto e rischiano al contrario di risultare aleatori, si faccia promotore di forme di dissenso più incisive dimettendosi dai propri incarichi e chiedendo al Governo di fare lo stesso. In questo modo salverebbe Fiumicino dal collasso amministrativo e proverebbe a dare una spallata a un Governo ormai in deficit di credibilità. Il nostro Comune e il Paese hanno bisogno di una guida forte e di un piano di crescita e sviluppo che questo centrodestra non è in grado di garantire".