E' finita ieri sera con l’arresto del suo stalker la triste vicenda di una collaboratrice domestica di 53 anni residente a Ostia. I carabinieri lo hanno arrestato ieri sera a seguito dell’ennesimo atto persecutorio. Lui, S.F. un 39enne, tunisino di origine ma cresciuto in Francia, si era trasferito ad Ostia da qualche anno. Irregolare come tanti altri e sprovvisto di un lavoro e di una casa, era stato più volte arrestato per reati di microcriminalità. Poi conosce quella donna ed in lei vede la persona che può aiutarlo; ne nasce una relazione, poi la convivenza.

Purtroppo, dopo qualche mese il suo carattere cambia radicalmente; la donna decide di farla finita, di troncare quella storia fatta di alti e bassi. Da quel giorno l’incubo: prima le telefonate anonime, poi gli appostamenti fino a quando la situazione degenera e decide di denunciarlo e di mandarlo via di casa. Questo però l’uomo non lo aveva previsto e ritorna alla vita di strada. Purtroppo, dopo qualche giorno la situazione degenera. Comincia a minacciarla di morte, a tempestarla di sms e di telefonata, in un’occasione tenta addirittura di spingerla sotto un autobus di passaggio.

Ieri sera l’epilogo; l’uomo si è ripresentato sotto casa, un appartamento in via Pedretti a Ostia. Si è attaccato al citofono della donna e l’ha minacciata di morte se non avesse aperto subito la porta. Lei, presa dal panico ha chiamato i carabinieri che sono arrivati dopo pochi minuti sorprendendo l’uomo ancora attaccato al citofono; lo hanno bloccato e ammanettato con l’accusa di stalking. Subito dopo è stato condotto nel carcere di Regina Coeli dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che lo interrogherà nelle prossime ore.