Ostia – Fine settimana all’insegna della passione e dell’amore tragico al Teatro Fara Nume di Ostia. La compagnia filodrammatica Sulle ali del teatro, formata da assistenti di volo dell’Alitalia, proporrà il dramma di Paolo e Francesca, i due innamorati che perirono a causa della loro passione contrastata.

 

 

 

 

La vicenda è ambientata a Rimini, nell’antico medioevo. La vicenda narra di Giovanni Malatesta, detto Giangiotto, descritto come un uomo brutto e sciancato, primogenito di Malatesta, che sposò nel 1275 Francesca da Polenta, figlia di Guido Minore, Signore di Ravenna e di Cervia, di parte guelfa.

 

 

 

Accadde però che Paolo, fratello di Giangiotto, e Francesca si innamorarono ma, con il loro comportamento ("e come si possono nascondere i sentimenti?”) destarono più di un sospetto. Purtroppo lo venne a sapere anche Giangiotto che, sorpresa la moglie con il fratello in camera da letto, si avventò a spada tratta contro Paolo, ma Francesca gli si parò innanzi restando trafitta. Finì così tragicamente il loro amore.

 

 

 

Il lavoro, che trae spunto dalle numerose pubblicazioni sulla storia dei due amanti – come dimenticare lo spazio che Dante dedicò in un canto dell’Inferno? - si propone di fornire attraverso una originale messa in scena, una rappresentazione che abbattendo i pregiudizi culturali tra teatro classico e farsa vernacolare, sancisca la unicità e universalità del teatro come forma d’arte.

 

 

 

In breve.   In un teatro della Napoli di fine ‘800 inizi 900, una compagnia classica deve rappresentare Francesca da Rimini di Silvio Pellico, ma per l’eterna vicenda del triangolo amoroso scoppia una rissa che sfiora la tragedia.

 

 

 

La rappresentazione dovrebbe essere annullata ma a seguito delle proteste del pubblico, la compagnia che doveva rappresentare una commedia comica napoletana decide di sostituirsi agli attori italiani.

 

 

 

La prova della tragedia viene intramezzata dalla rappresentazione del sogno dei protagonisti, che  si materializza sul palcoscenico dando vita a personaggi che maldestramente tentano di interpretare il dramma. Ed è così che tragedia e farsa condividono lo spazio comune del palcoscenico, in uno scambio di ruoli e personaggi.

 

 

 

Regia di Mario Canale. Aiuto regia Fabio Gagliardi. Scenografia di Sandro Ippolito e Salvatore Laudati. Direttore di scena Giovanna Neiviller. Luci e fotografia Massimo Luciani.

 

 

Da venerdì 8 febbraio a domenica 10 febbraio, alle ore 31. Teatro Fara Nume, via Domenico Baffigo, 163, Ostia.