Ostia – “Siamo veramente all'assurdo, una città che funziona al contrario. Sul mare di Roma siamo costretti a manifestare per chiedere all'amministrazione in carica di far rispettare le norme ai concessionari degli stabilimenti balneari, una follia se pensiamo che i concessionari non sono i "padroni" del litorale che gestiscono e che il mare e le spiagge, anche nei tratti in concessione, sono beni demaniali e quindi pubblici, di tutti noi. Siamo andati al Pontile, lato Stabilimento Battistini, dove nonostante mille promesse dell'Amministrazione, più e più volte sollecitata ad intervenire, la recinzione in metallo, irregolare nelle misure e nei materiali utilizzati, è ancora li viva e vegeta e nessuno l'ha rimossa”, dichiara in una nota Marco Possanzini, segretario di Sinistra italiana X Municipio.

“Non solo, c'è un cavo elettrico, probabilmente sotto tensione, fissato con delle fascette di plastica alla recinzione di ferro e privo di qualsiasi protezione, a "disposizione" di chiunque passi. Questo cavo elettrico, addirittura, attraversa dei cespugli senza alcun tipo di guaina protettiva. Chi ha certificato la regolarità di quell'impianto elettrico ? se qualcuno rimane folgorato chi ne risponde ? Ma non finisce qui, c'è un cancello che non dovrebbe esserci, dotato addirittura di spuntoni, è c'è una vera e propria "occupazione" di arenile fuori concessione, si avete letto bene, occupazione di arenile fuori concessione, verbalizzata lo scorso anno dalla Capitaneria di Porto dopo una nostra colorata protesta”, prosegue la nota.

“Praticamente lo Stabilimento Battistini utilizza quasi 2/3 di arenile fuori concessione e, nonostante la certificazione di tutto questo, l'Amministrazione non ci ha ancora illuminato su come intende ripristinare le regole in questo tratto di costa che, ricordiamo, non è una zona franca, non è una terra di nessuno, ma è demanio pubblico. Abbiamo chiamato la Polizia Locale, che ringraziamo per il rapido intervento, la quale depositerà nei prossimi giorni il verbale relativo alle violazioni riscontrate dell'ordinanza balneare 2019 firmata dalla Sindaca Raggi”.

“Al danno si aggiunge la beffa perchè, mentre illustravamo i nostri rilievi agli agenti della Polizia Locale, Ordinanza Balneare alla mano, ci siamo accorti che venivano "cacciati" dei turisti dalla battigia, cioè dall'area antistante la concessione dello Stabilimento Battistini, solamente perchè dopo aver percorso il varco pubblico di accesso alla spiaggia avevano deciso di fare il bagno in mare, così come prevedono le leggi dello Stato e l'Ordinanza Balneare, il tutto sotto gli occhi nostri e dell'agente di Polizia Locale che stava effettuando i rilievi. Ovviamente anche questo accadimento è stato puntualmente verbalizzato dagli agenti di Polizia Locale. E' assolutamente inaccettabile, dopo tutto quello che è accaduto, che comportamenti di questo tipo vengano tollerati”, si legge ancora.

“Il mare di Roma non è una zona franca, non è una terra di nessuno dove decidono gli "stabilimentari" cosa si può e cosa non si può fare. Il mare e le spiagge sono demanio pubblico e l'Amministrazione non può chiudere gli occhi davanti a tutto ciò, deve prendere una posizione chiara e definita senza lanciare la palla in tribuna per prendere tempo e far passare anche un'altra stagione estiva. Chiediamo immediatamente, senza passare dal via, che questa Amministrazione, visto il mancato rispetto dell'Ordinanza Balneare, revochi la Concessione allo Stabilimento Battistini, senza se, senza ma, senza forse. Se la legalità è veramente il faro guida di chi amministra la città e il Municipio, non si può fare altrimenti e non si può rimandare oltre una decisione che doveva addirittura essere presa prima: Revoca immediata della concessione per chi non rispetta le regole”, conclude Marco Possanzini.