Ostia – Un’interrogazione per chiarire, una buona volta, il destino della Doremidiverto. La scuola di Ostia chiusa nel 2010 dopo alcune irregolarità riportate sulle relazioni tecniche effettuate dalla “Romana Ambiente” che certificavano, oltre a carenze igieniche e strutturali, la presenza di amianto, è ancora abbandonata. Uno spettacolo desolante considerando che si tratterebbe dell'unica materna del centro di Ostia. Anzi, la scuola fu interessata da un devastante incendio che ne determinò un ulteriore degrado. Nel dicembre 2010 fu approvato un progetto per la demolizione e la ricostruzione della scuola. Nel giugno del 2011, il comune di Roma pubblicò il bando di gara e il 6 luglio l'allora assessore municipale ai lavori pubblici annunciò davanti al Comitato dei genitori  l'inizio dei lavori. Nel piano di sviluppo 2010 – 2012 il piano di investimento di Roma Capitale prevedeva uno stanziamento di 2.500.000 di euro per la demolizione della vecchia struttura e la costruzione di quella nuova.

 

Dall’annuncio del 6 luglio da parte dell’allora assessore seguirono mesi di abbandono in cui la scuola fu anche oggetto di occupazione da parte di famiglie in emergenza abitativa che vennero allontanate dopo pochi giorni. L'odissea della scuola è continuata con il totale abbandono della struttura, lo smantellamento degli infissi per evitare ulteriori occupazioni, il trasformarsi in ricovero notturno per sbandati e drogati. Su tutto a incombere in diverse parti del tetto la presenza inquietante dell'amianto che analisi successive hanno certificato come uno dei tipi più pericolosi: il crisolito. Nel frattempo è aumentata la preoccupazione e le proteste dei genitori, che hanno oltre mille firme portandole nel luglio 2012 all'allora presidente Vizzani impegnandolo a sollecitare il comune e ad iniziare i lavori di riqualificazione. Arriviamo così alla notte del 10 settembre quando un incendio distrusse quello che restava della materna riducendola ad un ammasso di macerie. Il Movimento 5 Stelle, attraverso i suoi consiglieri portavoce, rivolge al presidente Andrea Tassone e all’Assessore competente le seguenti domande: se le macerie della scuola in oggetto sono state sottoposte a bonifica e se sì, quando e in che modo;  se si sta lavorando alla programmazione della rimozione delle macerie e se sì, in che modo e che tempi sono previsti; quali sono le intenzioni in merito ad eventuali cambi di destinazione d’uso dell’area e infine qual è stato il destino dei 2.500.000 euro stanziati ed appaltati.