Ostia – Basta con il commissariamento! I cittadini di Ostia vogliono tornare al voto e soprattutto rifiutano l’etichetta di città mafiosa che pesa su una comunità di 300mila persone. Grande partecipazione alla fiaccolata organizzata dal Comitato spontaneo ‘Basta con il commissariamento del X Municipio’ nel pomeriggio di oggi, sabato 21 gennaoi. Un migliaio di cittadini, senza bandiere né simboli politici, hanno dato vita ad una manifestazione ordinata per protestare contro la proroga del commissariamento del X Municipio disposta dal Consiglio dei Ministri.

Alla fiaccolata hanno aderito comitati, associazioni sportive e culturali, la Pro Loco di Ostia antica e, a titolo personale, gli esponenti di alcune forze politiche tra cui Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito socialista,Sinistra italiana e liste civiceh. Casapound ha dato il proprio sostegno alla manifestazione intervenendo senza bandiere. Il corteo dei cittadini, partito da piazza delle Repubbliche marinare, ha raggiunto la sede del Palazzo del Governato dopo avere percorso corso Duca di Genova, aver attraversato piazzale della Posta e via Armando Armuzzi, fino alla sede del Municipio.

Durante l’iniziativa il Comitato spontaneo ha letto un comunicato: “Stasera siamo in tanti, siamo uniti e arrabbiati, siamo di diversa estrazione sociale, professionale, politica. Civilmente e ordinatamente abbiamo manifestato in silenzio ma la nostra rabbia urla giustizia. Siamo la risposta alla crisi della partecipazione, a chi crede che scegliere, protestare, vigilare non sia più possibile. Stiamo dando vita a un fatto eccezionale, un evento forse unico in questo tempo di disaffezione al tema della gestione della cosa pubblica. In tanti stiamo riaffermando due elementi cardine della convivenza civile: il diritto al voto ed il rispetto della nostra comunità”.

Da 18 mesi il X Municipio è commissariato con l’accusa vile e infamante di mafia e si è deciso in questi ultimi giorni di prorogare per altri 6 mesi questa sospensione della democrazia. Non lo accettiamo: questa comunità ha una storia di lotta alla corruzione, di contrasto del malaffare, di denuncia delle illegalità che non vogliamo sia messa in discussione. Lo ricorda la ferma denuncia di tangentopoli che nel 1991 è nata in questa circoscrizione prima che a Milano per l’impegno coraggioso dell’associazione commercianti. Lo ribadisce il fatto che gli attuali vertici investigativi nazionali e romani abbiano diretto in passato le forze dell’ordine di questa parte della Capitale”, prosegue il comunicato.

“Ebbene, in questo vuoto di rappresentanza diretta, in questo quadro infamante verso la comunità, in questa assenza di rapporto costante con i quartieri, quale bilancio trarre di 18 mesi di questa esperienza? Un bilancio disastroso. Una funzione nominata dall’alto, senza legittimazione del voto, avulsa dalla storia e dai problemi del territorio, non è la soluzione delle nostre esigenze; anzi, il dispositivo adottato conferma che si tratta della negazione di un confronto, di un dialogo, di una condivisione delle scelte. La voce del nostro Municipio è assente sui tavoli che decidono dei servizi della città, a cominciare dalla peggior ferrovia d’Italia. La manutenzione delle strade e del verde è allo sbando, la gestione delle spiagge libere è assente, il decoro urbano è ignobile, la vita sociale e aggregativa è scomparsa, la paralisi della macchina amministrativa rallenta decisioni e provvedimenti importanti”, continua.

“In un quadro di svilimento delle preziose qualità ambientali ed economiche, la mancanza di interlocutori legittimati dal giudizio del voto non fa arrivare a Roma proposte, progettazioni e richieste relative ai nostri bisogni. Ed è bene ricordare che solo con la partecipazione democratica, con il controllo popolare, con la condivisione delle scelte si può rafforzare la lotta alla corruzione ed alla illegalità che ci viene detto essere il principio ispiratore di questo commissariamento. Riteniamo che prorogare la gestione commissariale, peraltro nei termini assolutamente inadeguati sinora dimostrati, sia una violazione grave di un diritto primario. Stiamo vivendo una inaccettabile sospensione della democrazia e non ci stiamo. Chiediamo, pertanto, che il provvedimento venga revocato, che si dia inizio ad una fase di progettazione e di rinascita del X Municipio, che gli enti responsabili del profondo declino di questo territorio siano parte attiva nella valorizzazione delle risorse e diano risposte ai bisogni di questa comunità. Se le cose non cambieranno, siamo pronti ad una mobilitazione ancora maggiore e determinata, per tornare ad essere artefici della crescita del nostro territorio”.

Il comunicato sarà inviato in queste ore al presidente della Repubblica, al ministro degli interni e al sindaco di Roma.