Ostia  - Siamo a Roma: è il 16 ottobre del 1943. Un giorno che ancora oggi fa rivivere l’orrore e il lutto per il rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma da parte dei nazisti. Il rastrellamento portò ad Auschwitz 1259 persone, di cui 363 uomini, 689 donne e 207 bambini. È il tema di fondo di “Ladro di razza”, la commedia di Gianni Clementi al debutto martedì 10 dicembre al Teatro Nino Manfredi che vede protagonisti Massimo Dapporto, Susanna Marcomeni e Blas Roca Rey. “Il personaggio che interpreto - racconta Massimo Dapporto – ha l’indole del piccolo truffatore. Sarà l’incontro con una donna a cambiargli la vita e a dargli la possibilità di ricordare l’esistenza dei sentimenti, gli stessi che gli eventi avevano portato a dimenticare”. E, a proposito della scelta dei personaggi che porta a teatro o in tv, Dapporto afferma che ad incidere maggiormente è il mettersi dalla parte dello spettatore. “Cerco di essere onesto e sincero prima con me stesso e poi con il pubblico - dichiara l’attore - e se il personaggio o la storia che devo rappresentare mi annoiano, allora rinuncio”.

Per tornare a “Ladro di Razza”, Tito (Massimo Dapporto) non è che un piccolo uomo, opportunista e vigliacco, appena uscito dal carcere catapultato di colpo in un episodio storico dirompente. Scoprirà in sé un inaspettato coraggio che gli consentirà un grande riscatto. Un evento tragico di portata mondiale nel quale si inserisce una vicenda apparentemente piccola, quella di Tito appunto, abituato a inventarsi la vita, dopo aver scontato l'ennesima condanna. Non può tornare a casa dei suoi per via di un usuraio che non gli dà pace e che è noto per la sua crudeltà; decide quindi di rifugiarsi nella catapecchia di Oreste, suo amico d'infanzia, che lavora come operaio nelle fornaci di Valle Aurelia. Tito deve assolutamente trovare al più presto dei soldi, per evitare il pressing del suo strozzino. Conosce casualmente una ricca zitella ebrea, Rachele, che vive sola, in un appartamento lussuoso del ghetto: sarà lei la sua vittima. Tito corteggia Rachele e, dopo un'estenuante resistenza della donna, riesce finalmente ad entrare nelle sue grazie. Ormai è di casa, ed è pronto per il furto… “Ladro di razza” si ispira alla grande tradizione del cinema neorealista, indagando in chiave di tragicommedia un momento della nostra Storia.  Momenti di trascinante comicità si alternano a parentesi di riflessione e commozione. Tiberio, Oreste e Rachele, protagonisti di questa piccola, minuscola e, per certi versi, ridicola storia diventano il tramite per raccontare un’Italia in guerra, una Roma allo stremo, ma ancora capace di sussulti d’orgoglio. Ladro di razza è una storia di ingenuità e fame, di illusioni e inganni, di risate e lagrime,  quando le parole onore, compassione e orgoglio avevano ancora un significato.  “Ladro di razza” di Gianni CLEMENTI con Massimo DAPPORTO, Susanna MARCOMENI e Blas ROCA REY. Regia, Marco MATTOLINI. In scena dal 10 al 22 dicembre, dal martedì al sabato alle h 21, domeniche e secondo mercoledì di programmazione alle h 17.30. Ticket: Int. Platea € 27, ridotto platea. € 24, intero galleria € 25, ridotto galleria € 22. Special € 14 . (inclusa prev.), per i giovani (entro i 25 anni non compiuti) 8 euro a spettacolo. TEATRO NINO MANFREDI, Via dei Pallottini, 10 - Ostia Lido. Info: 06/56324849.