Ostia - E’ in corso da martedì 21 settembre una complessa attività di rimozione delle reti da pesca che ricoprono un relitto aereo che giace, su un fondale di circa 25 metri, in un punto limitrofo all’area marina Protetta di Tor Paterno.

L’attività, in cooperazione con Marevivo ed alcuni diving che operano sull’area marina protetta, è condotta dal 2° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Napoli, con il supporto in area di unità navali della Capitaneria di porto di Roma e della Delegazione di spiaggia di Ostia.

Il relitto è stato già ispezionato dagli operatori della GC alla fine dello scorso mese di giugno, nel corso di una valutazione preliminare in vista delle operazioni in corso in questi giorni. L’iniziativa si colloca nel quadro della campagna nazionale ambientale, condotta dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia costiera , in collaborazione con MAREVIVO, in corso da circa due anni, finalizzata al recupero delle c.d. “ reti fantasma”: attrezzature da pesca, perse o dismesse che, abbandonate sul fondo, rappresentano una seria minaccia per l’ecosistema , potendo anche costituire un pericolo per la navigazione.

L’intervento ha visto il supporto dell’AMP di Tor Paterno a dimostrazione dell’importante ruolo dell’Ente Gestore dell’AMP e la proficua interazione con le componenti operative della Guardia Costiera, per le attività di vigilanza assicurate nell’esercizio delle attribuzioni funzionali svolte per il Ministero della Transizione Ecologica.