Ostia – Ieri il flash mob a piazza Anco Marzio, a Ostia, per denunciare le mafie e la corruzione. Tutte le mafie e le eventuali infiltrazioni nel tessuto economico e sociale della città e del litorale di Roma. Ad aderire cittadini e comitati. E a questo scopo pubblichiamo un estratto di un articolo del quotidiano ‘Il Fatto quotidiano’ in cui si afferma che ‘la cupola mafiosa di Ostia poteva essere decapitata dieci anni fa’.


Sostiene Piero Fierro, ex poliziotto che nel 2003, insieme ad altri colleghi, sarebbe arrivato a un passo dallo smanellare il sistema criminale emerso in seguito all‘operazione ‘Nuova Alba’ dello scorso 26 luglio che, con una decade di ritardo, ha fatto finire in galera 51 persone per associazione mafiosa: “Preparammo un’informativa – spiega l’ex agente della Polaria di Fiumicino – fotocopia dell’ordinanza per 416 bis di un mese fa. Stessi capi d’accusa, stessi intrecci societari per riciclare denaro, stesse dinamiche. Il pm della Dda titolare dell’inchiesta, nonostante l’informativa a lui pervenuta fosse stata decurtata degli aspetti più importanti, ci diede due deleghe d’indagine per partire in Brasile e Costarica. Ma inspiegabilmente fummo bloccati”. Questo dichiara l’ex agente al quotidiano. “Come mai? Perché dopo qualche mese dall’avvio delle indagini, Fierro e colleghi vengono sospesi dall’inchiesta per un esposto anonimo che li accusava di essersi intascati dei soldi illegittimamente. Tempo due anni e i poliziotti coinvolti vengono completamente sciolti da ogni accusa, ma le indagini non vanno più avanti “Abbiamo regalato dieci anni alla mafia”, accusa Fierro, adesso in causa per mobbing con il Ministero dell’Interno. Nessuno invece avrebbe mai indagato sugli autori dell’esposto anonimo che avrebbe, di fatto, bloccato gli investigatori”.