Arriva l’estate e con essa le vacanze, i viaggi, il sole e il mare. E purtroppo, con la stagione estiva, si ripropone in tutta la sua drammaticità il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici. Cani, gatti, conigli ma anche animali esotici come serpenti e altri rettili vengono lasciati sul ciglio delle strade, in zone isolate e in alcuni casi gettati persino negli scarichi domestici da coloro che vi si sono “trastullati” per qualche mese. Solo che dallo scorso questa barbara pratica è diventata un crimine. Un reato che prevede pene severe visto che la legge, la 189/04, non ammette ignoranza.
 

Il responsabile può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro. Se si assiste a un caso di abbandono si può intervenire  denunciando alle autorità - carabinieri, polizia di stato, corpo forestale, polizia locale o veterinari Asl - i colpevoli.
 

L’abbandono è un crimine perché lasciare un animale libero per la strada significa mettere in pericolo la sua vita e anche quella di chi potrebbe investirlo. Prima di adottare un animale, pertanto, invitano le tante associazioni animaliste ma soprattutto il buon senso e la sensibilità di ognuno, bisogna riflettere bene. Innanzi tutto una bestiola non è una cosa ma un essere vivente che andrà accudito e educato. Un impegno anche economico poiché mantenerlo costa tempo, denaro, cure veterinarie.

Un animale spesso è un ottimo antidepressivo perché riesce a riempire la vita delle persone, diventando un componente della famiglia, un compagno di vita. La pet therapy, ossia l’”utilizzo” di un cavallo, un micio o un qualsiasi altro animale è una vera e propria terapia che dà ottimi risultati nella riabilitazione e reinserimento delle persone con disabilità, aiuta a sconfiggere la solitudine degli anziani e delle persone sole. Chi riesce a trovare il coraggio di abbandonare un cucciolo ai margini delle strade, sapendo di consegnarlo a morte certa, è un vigliacco. Gli animali aspetteranno fino alla fine che il padrone torni a prenderli.

 

Il fenomeno riguarda ancora numeri assolutamente spaventosi: si parla di circa 150.000 abbandoni ogni anno. L’85% delle bestiole morirà in incidenti stradali, coinvolgendo anche esseri umani, oppure di fame, di sete, sarà maltrattato oppure finirà vittima dei combattimenti clandestini. Per gli altri si apriranno le anguste gabbie dei canili e gattili, spesso dei veri e propri lager. E’ necessario un cambiamento che passi attraverso una rivoluzione culturale che faccia capire che un animale è un impegno serio ma che sa donare grandi emozioni.