Ostia – I commercianti di Ostia si preparano ad una ‘serrata di protesta’ che avrà luogo lunedì 18 novembre. Dalle ore 17, tutti i negozi spegneranno le insegne e abbasseranno le saracinesche. E' accaduto soltanto un'altra volta nella storia di questo territorio: l'8 novembre 1991. Era l'alba di tangentopoli. Gli operatori vogliono dimostrare all’amministrazione del municipio X come si trasformi la città se si lasciano morire le realtà commerciali. La decisione è stata presa nel corso della conferenza stampa che si è svolta questo pomeriggio presso il bar Sisto di Ostia, indetta dall’Ascom Roma Litorale e alla quale hanno partecipato gli operatori del Centro commerciale naturale Lido di Roma e altre realtà del territorio. A far montare la protesta dei commercianti la notizia della cosiddetta “Fiera di Natale”, prevista dal 4 dicembre al 7 gennaio in via e piazza della Stazione Vecchia, ad Ostia.

“Leggendo con attenzione la delibera che istituisce la manifestazione, risulta chiaro che si tratta di un progetto di basso profilo teso a mascherare il trasferimento in pieno centro del 'solito' mercatino natalizio delle bancarelle, prima previsto in via Vincenzo Vannutelli e viale Cardinal Ginnasi, con l'aggiunta di due aree dedicate alla ristorazione dalle dimensioni non dichiarate. In un momento di gravissima recessione, con molti esercizi che sono sull’orlo del fallimento, le istituzioni decidono dunque di realizzare un mercato che verrà a 'cannibalizzare' il lavoro che gli operatori del Ccn preparano e attendono tutto l’anno”, spiegano i commercianti. “Ci si aspettava un coinvolgimento diretto nell'iniziativa, magari offrendo la possibilità ai nostri operatori di essere protagonisti di parte dell’evento. Invece, si privilegia il mondo dell’ambulantato a scapito del commercio di prossimità e delle realtà locali. Visto che il presidente del X Municipio ha una sua delegata nel consiglio direttivo del Consorzio, ci si aspettava una maggiore considerazione nei confronti degli operatori che da anni, con grandi difficoltà, cercano di migliorare l’immagine di questo quadrante della città. E' dunque venuto meno il proficuo rapporto di collaborazione e di confronto che pur ci era stato prospettato in diverse occasioni. In questo modo, gli amministratori locali alimentano un clima di sfiducia nei confronti del mondo politico e impediscono, di fatto, l’affermazione della visione di Comunita’”, proseguono.

Per questi motivi, il CCN percorrerà tutte le vie legali per far valere le proprie ragioni, ma soprattutto chiederà agli organi competenti di vigilare affinché la “Fiera di Natale” sia in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalla legge, a cominciare dall’autorizzazione paesaggistica per le strutture temporanee in legno menzionate dalla delibera. Inoltre, gli operatori del CCN saranno protagonisti di una “serrata” di protesta lunedì 18 novembre quando abbasseranno le serrande, come già accadde nel 1991.