Ostia - ‘Evasori totali’, evasori in ‘quota criminale’,  346 persone denunciate, scoperte decine di milioni evasi. E poi 'lavoro sommerso' e lavoratori 'in nero' o irregolari. Sequestrati quasi 10 milioni di beni con un aumento del 300% rispetto al 2012. Affitti in nero.  Oltre 5mila i commercianti che non hanno emesso regolare scontrino fiscale. E’ questo il bilancio del 2013 della lotta all’evasione fiscale ed all’economia ‘sommersa’ messo in campo dalle Fiamme gialle del II Gruppo di Ostia nel 2013. La guardia di finanza sempre più impegnata nello scovare i ‘furbi’ che evadono allo Stato guadagni preferendo i più comodi ‘paradisi fiscali’ e omettono l’Iva. E’ di oggi la notizia della clamorosa evasione di oltre 30 milioni di euro scoperta dai finanzieri agli ordini del colonnello Teodoro Gallone realizzata dal Country Club Castelfusano, la più grande struttura ricettiva non solo di Roma ma forse dell’intero Paese, dopo quasi due anni e mezzo di indagini.

 

Ed è sempre il comandante del II Gruppo che a Ostiatv ha fornito i numeri di tutti i controlli fiscali effettuati lo scorso anno nel territorio di competenza. In totale, in tutta la circoscrizione, sono state condotte 562 verifiche fiscali, alle quali si aggiungono oltre 862 controlli di spessore più limitato, volti al contrasto delle forme di evasione cosiddetta “di massa”, fra cui 374 riscontri sulle locazioni immobiliari che, da soli, hanno portato alla scoperta di affitti “in nero” per oltre 6  milioni di euro.

Il contrasto all’evasione ed all’elusione fiscale, concentrato sempre più sui più gravi fenomeni di frode e di evasione internazionale, ha consentito di sottoporre all’Agenzia delle entrate il recupero a tassazione di materia imponibile per oltre 661.257.252 euro –, la constatazione di oltre 106.668.131 euro di Iva evasa – fra imposta non dichiarata all’Erario e quella certificata dai contribuenti ma non versata – nonché la rilevazione di ritenute fiscali non operate e/o non versate per circa 32.829.984 euro. Al raggiungimento di questi numeri, contribuiscono 313 “evasori totali”, ossia imprenditori e lavoratori autonomi che non hanno osservato gli obblighi di dichiarazione delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap, responsabili di avere nascosto redditi per circa 545.580.713  euro ed Iva per oltre 79.423.795 euro.

 

Gli evasori in quota “criminale” chiudono con un bilancio pesantissimo: sono state 346 le persone denunciate all’Autorità giudiziaria per condotte previste dalla normativa penal-tributaria (frode fiscale, omessa presentazione della dichiarazione, occultamento e distruzione delle scritture contabili, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, ecc.) ed ammonta ad oltre 9.472.212 euro il valore dei beni loro sequestrati “per equivalente”, con un incremento del 300% rispetto al 2012. Sono stati circa 8.136 i controlli “strumentali” volti a riscontrare la corretta osservanza dell’obbligo, incombente su alcune categorie di operatori economici, di emettere, a seconda dei casi, le ricevute e gli scontrini fiscali. Ben 5.102, pari al 62.7% del totale, si sono chiusi con esito irregolare, consegnando alle statistiche la mancata emissione di più di tre scontrini su cinque.

Altresì sono state chieste in totale 192 proposte di chiusura di attività commerciali ed eseguite 77 chiusure per violazione agli obblighi strumentali di certificazione di operazioni imponibili (mancate emissioni di scontrini ovvero di ricevute fiscali). Nell’ambito della lotta al ‘lavoro sommerso’ sono stati individuati 3.13l avoratori “in nero” ed oltre 426 “irregolari”, impiegati presso 210 datori di lavoro.