Ostia – “Basta. Così non si può andare avanti. Siamo in piena emergenza rifiuti: resta soltanto che i residenti, esasperati, appicchino il fuoco ai cumuli di immondizia presenti a Ostia e nei quartieri dell’entroterra del X Municipio come successe a Napoli qualche anno fa. Ma se questo fosse utile per risolvere il problema… Perché no? Sarcasmo a parte, che fine hanno fatto i netturbini? Sono spariti ormai da qualche settimana: desaparecidos. Spariti anche i mezzi dell’Ama o, se non sono spariti, se ne stanno parcheggiati: manca forse la benzina? Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: mucchi di rifiuti, sacchetti, cartoni e tutto il resto abbondonato nelle strade, negli angoli e accanto ai cassonetti non svuotati da giorni.

Scenari desolanti di abbandono e di incuria che mai avrei immaginato di vedere nella ‘mia Ostia’”, si sfoga un signore che, mentre ci spiega di abitare in piazza Quarto dei Mille, dopo aver contemplato sbalordito i cumuli di rifiuti sparsi a terra e sul marciapiede in via Cansacchi, scatta una foto dietro l’altra da “inviare all’Ama ed al neo sindaco Virginia Raggi per documentare la situazione emergenziale che si è venuta a creare a Ostia”. “A questo punto”, aggiunge, “mi augurerei anche un intervento dell’Esercito!”.

(Piazza Quarto dei Mille - sede AMA)


L’INDIGNAZIONE - Nel frattempo (la testimonianza è stata raccolta giovedì 23 giugno, ndr) si sonoavvicinati altri cittadini che, smartphone alla mano, hanno fotografato la scena con l’intenzione dichiarata di segnalare i disservizi alla municipalizzata il cui consiglio di amministrazione, va detto, si è dimesso tre giorni fa, il 22 giugno, dopo due anni. Proteste e segnalazioni, tuttavia, starebbero inondando anche gli account del comune di Roma, della polizia locale e delle associazioni dei consumatori. “E’ una vergogna”, interviene una signora: “vorrei, poi, sapere con quale criterio viene effettuata la raccolta dei rifiuti perché mi risulta essere ‘schizofrenica’. Mi spiego: abito nella zona di via delle Baleniere dove ad un centinaio di metri dal mio palazzo la situazione cambia, nel senso che nel mio isolato il ritiro viene svolto mentre poco lontano no. Che succede?”. Il coro di lamentele con tanto di testimonianze di avvistamenti di grossi topi sale di tono, così come sale l’indignazione dei cittadini. 
(Rifiuti voragine via C. del Greco)
LO SCIOPERO - Qualcuno ipotizza che sia in atto uno sciopero, una vertenza tra lavoratori e
 azienda. “Sciopero? Ma quale sciopero! L’agitazione c’è stata tre, quattro giorni prima della Festa della Repubblica… Ossia quasi un mese fa. Da allora il servizio è stato interrotto senza alcuna spiegazione e noi cittadini non sappiamo cosa e dove mettere la spazzatura. Certo che non ce la possiamo tenere in casa”, commenta indignata una coppia di pensionati. Dalla strada la discussione sull’’argomento rifiuti’ si sposta sui social. Questa mattina N.C., una signora residente ad Acilia, dopo aver postato la foto ‘raccapricciante’ di alcuni cassonetti stracolmi e del conseguente ‘scempio’ circostante nella zona di San Giorgio, vicino alla caserma dei carabinieri, chiede aiuto alla stampa per segnalare la situazione di disagio vissuta nel quartiere. “Ama spaccia uno sciopero che non c'è... In che zona siamo?”, commenta A.R.. “Siamo in zona di Acilia centro, e da quasi 6 messi ci troviamo di fronte a questa miseria. ...e la gente paga! A questo punto parliamo anche dove vanno tutti questi soldi? Mistero”, risponde N.C.. Interviene E.P.M.: “Non è sciopero,è la conseguenza della politica dei tagli!Cosa analoga sta accadendo in ATAC!”. Non consola sapere che la situazione coinvolge tutti i quartieri: Ostia, Acilia, Casalpalocco, Infernetto, Ostia antica, Axa eccetera eccetera. Ormai sta diventando un ‘obbligo’ immortalare il mucchio di rifiuti più ‘impressionante’.                        


L’EMERGENZA – Di emergenza in emergenza… Sembra non esserci pace per Ostia, il ‘mare di Roma’ e l’intero territorio lidense. Dall’’emergenza buche’ all’’emergenza mafia e criminalità’ all’’emergenza spiagge’ adesso ecco il X Municipio in piena ‘emergenza rifiuti’. Durante un ‘tour del degrado’ compiuto a Ostia non siamo potuti restare indifferenti alle situazioni ‘estreme’ viste in via del Sommergibile, via Isole Samoa, via Storelli… Anche in via Paolini, davanti al poliambulatorio della Asl, situazione indecorosa. “E poi ad Acilia sud dove Alessandro Meta, presidente del comitato di quartiere Acilia sud 2000, denunciando il mancato ritiro della plastica da ormai 15 giorni, sottolinea che “l'Ama, nonostante le sue reiterate e documentate inadempienze, eleva salate multe ai condomini anche nel caso in cui trovi un solo rifiuto non differenziato correttamente. Considerata la situazione organizzativa dell'Ama, che ci sembra fuori controllo, chiediamo che vengano immediatamente sospese tutte le sanzioni notificate dall'Ama”.


CONDOMINI SENZA CASSONETTI – “Nel quartiere di Acilia Sud”, spiega inoltre Alessandro Meta, “ci sono interi condomini senza i cassonetti della differenziata perché tali condomini non hanno spazi condominiali per ospitarli. Ci sono cioè oltre 150 famiglie che da 18 mesi non sanno dove scaricare i loro rifiuti differenziati. Chiediamo che Ama e comune si facciano carico di questo problema senza ulteriori ed ingiustificati oneri per i cittadini”.



LA RICHIESTA AL SINDACO – Il presidente del comitato ha pertanto inviato una mail al sindaco nella quale scrive “…denunciamo le reiterate e gravi inadempienze dell'Ama nella raccolta differenziata nel quartiere di Acilia Sud. Più volte i cittadini hanno denunciato il mancato rispetto delle date di raccolta dei vari rifiuti differenziati dai cittadini. Tutto senza successo. Adesso la situazione è diventata insostenibile e siamo, di fatto, all'interruzione di un pubblico servizio. Infatti in via Roberto Crippa 60 70 sono oltre 15 giorni che non viene raccolta la plastica. I cittadini non sanno più come tenere in casa i rifiuti differenziati. Qualcuno deve intervenire!”.

(Via S. Cansacchi)




IL ‘FAI DA TE’
– E’ ormai una consuetudine consolidata quella del ‘fai da te’ da parte dei cittadini per ripulire parchi, aiuole, stazioni e rotatorie bisognose di interventi. Ad Ostia sono attivi i retaker, volontari del Gruppo Retake RomaOstia, che pressoché ogni fine settimana si organizzano per restituire dignità e decoro agli spazi abbandonati e degradati del territorio. Ma azioni vengono svolte anche dai singoli, come testimoniano foto del prima e dopo di parcheggi e altri angoli della città. Instancabili e volenterosi. Anche i diversi comitati di quartiere non se stanno con le mani in mano e promuovono iniziative per coinvolgere i residenti nella bonifica della ciclabile, come è avvenuto recentemente a Ostia antica-Saline. Attivi anche i militanti di Casapound che una settimana fa hanno riqualificato la rotatoria di via Cilea, all’Infernetto, invasa da sterpaglie ed erbacce. Fermo restando che l’impegno e la buona volontà dei cittadini sono encomiabili, viene però da chiedersi come venga impiegato il denaro versato dai contribuenti per il servizio di pulizia e smaltimento dei rifiuti. Tasse parecchio salate, aumentate vertiginosamente negli ultimi anni. Sul sito Ama anche oggi ‘lampeggia’ l’avviso:Attenzione: sospeso il servizio di raccolta ingombranti a domicilio”.

(Via delle Isole Samoa)


LE ISOLE ECOLOGICHE – Il 15 giugno è stata ufficializzata la notizia che il Campidoglio ha dato in concessione alla municipalizzata 32 aree per favorire la raccolta dei rifiuti: nel X Municipio ne sono state individuate 5 ad Acilia, Infernetto, Ostia antica e Ostia. Al momento, purtroppo, nessun miglioramento del servizio, tutt’altro. Il sindaco Virginia Raggi sarebbe impegnata nella riorganizzazione delle municipalizzate: l’unico invito che arriva da Ostia è quello di fare presto.