Ostia - "Oramai è un’abitudine. Nessuno deve sapere quando la Sindaca Raggi mette piede nel Municipio X di Roma Capitale, almeno così si evitano le contestazioni e gli incontri con i cittadini. Il protocollo prevede visite lampo, condite con flash e dichiarazioni a favore di camera, comunicate successivamente attraverso i social". Lo dichiara in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio.

"Una modalità a cinque stelle che nemmeno questa volta ha risparmiato alla Sindaca Raggi, durante l’ennesima “promo” nel mercato ristrutturato di via Orazio dello Sbirro, contestazioni e fischi, addirittura con la regia dell’esponente numero uno di Casapound ad Ostia. Un comportamento, ci teniamo a dirlo, assolutamente vergognosa e irresponsabile perché ha determinato assembramento e calca di cittadini in un momento delicatissimo di riavvio delle attività con lo spettro della ripartenza del contagio. Confidiamo - afferma Possanzini - che le autorità presenti sul posto, sia della Polizia di Stato sia delle Istituzioni, procedano con le opportune denunce perché non si può accettare il comportamento volutamente irresponsabile di chi è pronto a ballare sulle carcasse pur di ottenere un pugnetto di voti".

"Detto questo, rimane però il rammarico di assistere alle mirabolanti imprese di una Sindaca che, sistematicamente, fugge davanti al confronto e rifiuta qualsiasi tipo di ascolto. La gestione dei buoni spesa, ad esempio, è uno di quei temi su cui si poteva fare molto di più e molto meglio ma siamo stati completamente inascoltati. I temi sono tanti, pensiamo ad esempio alla gestione delle aziende partecipate, alla gestione delle spiagge, ma fino a che non si apriranno le porte delle Istituzioni, al fine di avviare fasi di ascolto e di confronto con i cittadini, ci saranno solamente fischi e contestazioni", prosegue.

"Cara Sindaca ci vuole più determinazione e allo stesso tempo meno autoreferenzialità, servono più incontri per avere meno scontri. Oggi, ad esempio, ci sorprende la mancata visita della Prima Cittadina nello stabile, di proprietà pubblica, occupato da Casapound ad Ostia Lido. Ci sorprende perché l’atteggiamento mostrato fino ad oggi dalle Istituzioni cittadine e municipali è quello di far finta che il problema non esista, che non c’è. Se un Sindaco non riesce a dire mezza parola quando viene strumentalizzata la povertà per fini politici, quando salta il tappo delle regole e c’è chi pensa di non dover rispondere mai di niente e a nessuno, quando si rischia di avere una seconda Via Napoleone III ad Ostia Lido, forse c’è un problema, una inaccettabile cesura fra istituzioni e cittadini, fra istituzioni e territorio".

"Cara Sindaca le visite istituzionali si annunciano, i cittadini si incontrano, le categorie si ascoltano e le persone si devono guardare negli occhi, soprattutto quando soffrono. Questo atteggiamento impermeabile rispetto al grido di dolore della città - conclude - sta facendo proliferare le forze regressive, violente e reazionarie, ne è consapevole Sindaca Raggi? Vogliamo reagire a questa deriva oppure la lasciamo radicare “consapevolmente” nella società? Vogliamo far divampare l'incendio alimentato da chi soffia sulla parcellizzazione del territorio?".