Ostia – Un convegno sulla zanzara tigre, il piccolo dittero originario dell'Asia sud-orientale, l'Aedes albopictus che, arrivato in Italia tra il 1988 e il 1995 grazie al cambiamento del clima, con il relativo aumento di umidità nella stagione calda, ha trovato un ambiente favorevole. Tanto da diventare in breve un insetto diffusissimo e purtroppo molto aggressivo. Della zanzara tigre e delle strategie di intervento e di contrasto si discuterà mercoledì 27 giugno, alle ore 18, presso il Centro habitat mediterraneo – Lipu di via dell'Idroscalo, a Ostia. Interverranno esperti, parassitologi, chimici, zoologi.

 


Per combatterla, su consiglio dei parassitologi, sono state irrorate nell'ambiente migliaia di tonnellate di insetticidi di sintesi.  All'inizio tale pratica sembrava funzionare poi, invece, è stato notato quanto parziale fosse il numero degli abbattimenti. Inoltre, poiché gli insetti sviluppano sempre maggiore resistenza alle sostanze chimiche irrorate, è necessario impiegare dosi sempre più massicce di insetticidi, tra l'altro, alcuni di quelli usati sono poi stati revocati dall'Unione Europea.

Le zanzare sono dunque divenute sempre più resistenti agli specifici prodotti chimici, l'uso dei quali, però, continua a provocare la morte dei predatori naturali delle stesse (uccelli insettivori, pipistrelli, anfibi), di insetti utili e di altre varie specie protette.  In particolare va segnalata l'azione distruttiva che hanno sulle api e gli altri insetti impollinatori, fondamentali per il corretto equilibrio uomo-natura. "Quando scompariranno le api, sarà la fine dell'umanità", aveva pronosticato Albert Einstein. Occorre agire in tempo, perché ciò non avvenga. Inoltre, molte ricerche certificano che gli usuali trattamenti chimici antizanzare sono  pericolosi per la salute delle persone, degli animali e dell'ambiente in generale.

Che fare? Continuare ad aumentare le dosi degli insetticidi, spargerli ancora dappertutto o soccombere alle punture estive? No, il rimedio esiste. Ed è la prevenzione che ha regole precise dettate dall'esperienza degli entomologi che indicano che la zanzara tigre e le altre specie di zanzare autoctone vanno combattute dove nascono, eliminando le larve dopo l'individuazione dei focolai.  La presenza di insetti adulti denota infatti un approccio sbagliato al problema, che non sarà risolto neppure con successive irrorazioni chimiche, considerate erroneamente, anche preventive.

Ci sono ancora troppe incertezze e poca informazione su come intervenire efficacemente, ma è in continuo aumento la richiesta di metodi non invasivi, rispettosi degli equilibri naturali, e sono sempre più numerose le istanze dei cittadini che desiderano essere tutelati dalle punture delle zanzare, senza però incorrere nei danni alla salute e all'ambiente, relativi agli attuali metodi di contrasto.

Affinché le modalità di intervento vengano ulteriormente migliorate e regolamentate, la delegazione della Lipu di Ostia Litorale ha promosso questo convegno nel corso del quale  saranno esaminati i diversi procedimenti che comportano il minore impatto sulla salute pubblica e sull'ambiente, per il contrasto soprattutto alla Aedes albopictus, ma anche alle altre 60 specie di zanzare presenti in Italia, con relativi dati e ricerche.
L'argomento sarà analizzato ed approfondito per diffondere le corrette regole di intervento alle amministrazioni e, in particolar modo, ai cittadini la cui collaborazione è indispensabile e determinante per risolvere il problema. I relatori, provenienti da varie università e qualificati enti di ricerca, saranno gli specialisti di varie discipline: entomologi, biologi, medici, tecnici, ed altro. L'ingresso è libero. Centro habitat mediterraneo – Lipu, via dell'Idroscalo, ingresso dietro il porto turistico, Ostia.