Ostia - Sulla questione varchi prende parola la Capitaneria di Porto: "Lo scorso anno sul litorale romano sono morte una decina di persone, quasi tutti ragazzi. Decessi dovuti a banali disattenzioni come aver bevuto una bibita ghiacciate prima del bagno. Visto questa statistica preoccupante occorre lavorare per predisporre una metodologia d'intervento veloce ed efficace". Lo dichiara Lorenzo Savarese comandante della Capitaneria di Porto di Roma.

"E' significativo percio' aumentare la catena di soccorso - prosegue - a prescindere dai bagnini e dalle postazioni di salvataggio, non sempre in possesso di defibrillatori. Proseguire con l'apertura dei varchi a mare, garantisce una maggiore velocita' d'intervento. Attraverso i percorsi a mare, i sanitari hanno la possibilita' di arrivare direttamente alla battigia senza dover fare lo slalom tra cabine e bagnanti. Per motivi di sicurezza auspico che vengano individuati nuovi varchi a mare o riaperti quelli chiusi".

Alfonso Sabella: "Usare il napalm contro la mafia".

Prende parola Sabella, il nuovo Commissario del X Municipio e assessore alla legalità del Comune di Roma: "E' davvero un territorio diverso rispetto ad altre zone di Roma. E' un territorio in cui la mafia, se non c'è ancora, sicuramente c'è stata. Ed è stata una mafia seria, che ha esercitato un forte controllo sul territorio. La sentenza Fasciani è solo una prima fotografia della situazione di Ostia. Qui ci sono priorità anche di altro tipo, tra scuole, servizi, strade, verde pubblico, tutte cose che probabilmente in passato sono state affrontate con procedure sbagliate. Abbiamo fatto partire due lotti di manutenzione per le strade, faremo un contratto quadro per assicurare una gestione corretta delle strade a Ostia e molte altre cose ancora".

Parlando dei cittadini di Ostia: "Non si fidano, sono in una situazione di attesa. Cercano di capire se l'amministrazione fa sul serio o se invece tra poco si ritroveranno a combattere con i vecchi padroni di Ostia. Aspettano di vedere i risultati, è gente impaurita da quello che ha visto fino a questo momento ed è ancora indecisa sulla parte con cui schierarsi. Dobbiamo creare regole che servano e che valgano per tutti, in un clima di rispetto per la legge. In questo settore dobbiamo usare il napalm, mi scuso per l'espressione forte, ma dobbiamo ridurre al minimo ogni situazione di illegalità".

Radicali Roma: "Noi saremo gli ausiliari della legalità"

Prendono parola Paolo Izzo (Radicali Roma) e Franco Giacomelli (Mare Libero): "Sull'apertura dei varchi pubblici a Ostia, fra amministrazione municipale, concessionari, Tar e Consiglio di Stato, prosegue quello che il commissario Pd Alfonso Sabella ha definito un 'balletto indegno', con ciò confermandosi quanto come cittadini e come Radicali diciamo da tempo e su cui stiamo infatti concentrando le nostre iniziative: i varchi pubblici sono un falso problema e addirittura un alibi, poiché ogni ingresso al litorale deve essere pubblico come previsto dalla legge, proprio a partire da quelli già esistenti e in concessione, 365 giorni all'anno e 24 ore al giorno". 

Prosegue la nota: "A questo si aggiunge la recente dichiarazione degli agenti di polizia municipale del gruppo X Mare, che non riuscirebbero a garantire un Piano Estate - che neanche è stato ancora previsto - per la cronica carenza di organico e per il trasferimento delle loro risorse in altri quartieri (ben 4 pattuglie al giorno sarebbero richiamate da Ostia a Roma centro). Ciò premesso, mentre il nostro impegno principale resta quello di ricorrere proprio avverso l'impropria distinzione tra varchi pubblici e varchi 'privati' della ordinanza n. 89 del Sindaco (24.4.2015), nonché di trovare le risorse necessarie per farlo (domenica, per questo, saremo di nuovo al pontile di Ostia dalle 14 alle 20), ci corre l'obbligo di compiere anche un lavoro volontario settimanale come 'ausiliari della legalità'. Insieme ai cittadini e alle associazioni, effettueremo sopralluoghi costanti per valutare se gli stabilimenti e le spiagge libere attrezzate operano nel rispetto delle normative e delle parti 'buone' dell'ordinanza del Sindaco, compilando apposite schede e, ove necessario, producendo documentazione video-fotografica (come già accaduto negli anni passati con le nostre videoinchieste). Il tutto sarà settimanalmente trasmesso alle autorità competenti, affinché intervengano per ripristinare il diritto di tutti alla balneazione e la legalità nella 'gestione' del mare di Roma".