Ostia - All’alba di oggi, si è svolta un’operazione della Polizia di Stato ad Ostia: agenti del Commissariato Lido, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Lazio e a diverse unità cinofile antidroga, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Roma a carico di 7 indagati - uno dei quali associato al carcere, quattro posti agli arresti domiciliari e due sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, accusati, a vario titolo, di concorso in detenzione a fini di spaccio nonché di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti del tipo

Contestualmente sono state svolte altrettante perquisizioni locali finalizzate alla ricerca di droga e armi, che hanno permesso, in un caso, di rinvenire una piccola serra per la coltivazione di piante di marjuana. Oltre al destinatario della misura cautelare sono stati denunciati anche i genitori. La serra si trovava in bella vista in una delle stanze dell’ appartamento.

Sequestrate due piante di marjuana, una tenda in materiale plastico e le lampade necessarie per la perfetta riuscita della crescita delle piante. Nel corso di un’altra perquisizione, invece, sono stati sequestrati 65 grammi di hashish, un bilancino di precisione e il necessario per il confezionamento di dosi per lo spaccio. La persona, destinataria della misura degli arresti domiciliari , era già ai domiciliari sempre per i reati inerenti gli stupefacenti, ed è stato arrestato e sarà processato domani in direttissima.

Le indagini che hanno portato all’operazione odierna, svolte dagli uomini del Commissariato Lido di Roma e coordinate dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Roma, appartenente al gruppo reati gravi contro il patrimonio e stupefacenti, hanno avuto origine dall’arresto di un giovane moldavo che, nella cantina della sua abitazione, nel quartiere di Ostia, nascondeva 12 chilogrammi di hashish, un chilogrammo di marijuana, 56 grammi di cocaina e 5 grammi di eroina.

Una serie di circostanze, emerse nell’immediatezza del fatto, facevano sorgere negli investigatori il sospetto che il notevole quantitativo di sostanza detenuta dal cittadino moldavo appartenesse, in realtà, ad un pregiudicato locale - soprannominato Small - che, peraltro, 5 giorni prima, in un circolo ricreativo di Ostia, era stato trovato in possesso di 24 grammi di marijuana e, per questo, denunciato in stato di libertà. Ritenuto che quest’ultimo, unitamente ad altri complici, tutti già noti agli investigatori, potesse essere il crocevia di un’attività di spaccio nella zona di Ostia, venivano avviate indagini, anche con l’impiego di attività tecniche, puntualmente supportate da servizi di osservazione e sequestri di sostanza stupefacente.

Le descritte attività rivelavano l’esistenza di una fitta rete di contatti tra gli indagati e consentivano di accertare una serie di episodi di detenzione e di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, consumati dagli stessi, in concorso tra loro, nel territorio lidense, con modalità consolidate e mansioni ben definite, dall’approvvigionamento e trasporto, al mantenimento e cessione al dettaglio della sostanza stupefacente.

Nel corso delle indagini, durate diversi mesi, sono stati complessivamente sequestrati oltre 15 kg di sostanza stupefacente e, ad aprile 2017, una pistola semiautomatica calibro 9x21, marca Tanfoglio, completa di due caricatori e relativo munizionamento, detenuta illegalmente da uno degli indagati presso la sua abitazione.