Ostia - "È stato approvato all'unanimità un mio Odg che chiede al Campidoglio di poter spendere qui, e di non restituirli ogni anno a Roma, i proventi delle cerimonie che celebriamo ad Ostia nella cosiddetta" Sala Azzurra. La cosa curiosa è che tale richiesta era stata già accolta di fatto, ma solo in parte, dalla Delibera Comunale n. 244 del 2010, in conseguenza della quale i 150 euro a cerimonia vengono già versati alla Tesoreria del Municipio e non a quella Capitolina. Ma da allora, non si capisce perché, non è stato mai consentito al Municipio, che incassa, di poterli spendere. Stiamo parlando di circa 38mila euro annui, per una media di 250 matrimoni, che, se restassero qui, potrebbero consentirci di fare manutenzione ordinaria della sala e anche di poter pagare gli straordinari agli impiegati".

È quanto dichiara Andrea Bozzi, capogruppo delle liste civiche "Ora" e "Un Sogno Comune" in Municipio X, che aggiunge:

"Questa amministrazione a cinquestelle ha il merito di aver messo finalmente in bilancio 34mila euro per restaurare la sala che ad oggi è in condizioni imbarazzanti e i lavori partiranno a dicembre. Ma tale richiesta era stata approvata in Municipio già nel 2010, ben otto anni fa, e da allora abbiamo girato al Campidoglio circa 280mila euro. Con un'autonomia di spesa potremmo fare lavori ordinari, senza attendere elemosine dall'alto e potremmo far sì che si celebrino matrimoni anche il sabato e la domenica pomeriggio, cosa che oggi non può avvienire, pagando gli straordinari agli impiegati. La ricaduta economica sul nostro territorio che deriva dalle celebrazioni è evidente, anche perché 150 euro e la stessa cifra che spende chi si sposa in Campidoglio, senza però contribuire all'economia del Mare di Roma".