Roma - Questo girone raggruppa Germania, Spagna, Cina e Sudafrica, una delle 4 debuttanti, ed oramai mancano solo 9 giorni al fischio d'avvio. Tralasciando le africane, di cui ho già ampiamente parlato nei giorni scorsi, c'è da scrivere che anche le cinesi arriveranno alla manifestazione iridata con una medaglia al collo. Trattasi infatti d'un bronzo, conquistato ad Aprile dell'anno passato in Giordania, battendo nella "finalina" la Thailandia.

Le dragonesse avranno, quindi, l'opportunità di potersi vendicare delle tedesche, che inflissero loro la peggior sconfitta della storia della rappresentativa in rosa mandarina, un pesante 8-0 a Patrasso, in Grecia, l'11 Agosto 2004. Formazione dura da affrontare, quella asiatica, in quanto vincitrice di ben 8 edizioni della Coppa delle Nazioni continentale femminile, su 11 partecipazioni, ma non va dimenticata la medaglia d'argento al DEBUTTO OLIMPICO, datato Atlanta 1996, e tanto men una altra piazza d'onore.

Quest'ultima s'è verificata proprio 20 primavere fa (in occasione dell'ultima presenza, prima di quella di quest'anno, delle azzurre), in terra statunitense, dove le padrone di casa hanno avuto la meglio soltanto ai calci di rigore, 5-4. In virtù di tutti questi risultati, il loro piazzamento nella Top 20 della graduatoria FIFA è meritato (diciassettesimo posto). Avendo citato le teutoniche, passerò ora a analizzarle. Come la loro controparte maschile, la nazionale del Paese-locomotiva dell'Unione Europea è una vera e propria macchina da guerra. I Titoli conquistati parlano per loro: 2 volte campionesse mondiali, peraltro consecutive, tra il 2003 e 2007 (tra America e Cina, quindi), 8 volte campionesse europee, di cui ben 7 consecutive. La prima volta, 30 anni fa, da nazione ospitante, e poi, 2 anni dopo, in Danimarca, mentre le altre CINQUE vanno dal 1995 (ancora in casa, come nel 2001) al 2013, e noi italiani ne abbiamo fatto le spese nel 1997, in Svezia, nazione che ha organizzato la penultima edizione.

Vantano anche 3 successi nell'Algarve Cup, datati 2006 (mentre noi godevamo a sconfiggere gli uomini nell'epica semifinale di Dortmund, quella di "Andiamo a Berlino Beppe!", tanto per intenderci), 2012 e 2014 (anno in cui hanno rifilato un pesantissimo 1-7 al Brasile nel loro secondo mondiale casalingo, prima di trionfare contro l'Argentina, grazie ad una rete nei supplementari di Goetze). Per concludere, ancora due dati: il primo è campionesse olimpiche a Rio, nelle ultime Olimpiadi estive disputatesi, e l'altro è che sono la terza forza a livello planetario. Rientrano, quindi, tra le favorite.

In più, hanno cambiato la guida tecnica: a prendere le redini è stata Martina Voss-Tecklenburg, ex calciatrice (come avrete sicuramente capito) pluridecorata. Concludono il girone le iberiche, il cui risultato di maggior prestigio è la conquista dell'Algarve Cup del 2017, ALL'ESORDIO (le spagnole sono quattordicesime). I Primi scontri s'avranno l'8 Giugno: alle 15, a Rennes, Germania-Cina, e 3 ore dopo, a Le Havre, Spagna-Sudafrica. Le due compagini del Vecchio Continente s'affronteranno il 12 Giugno, alle 18, a Valenciennes, mentre le altre 2 si fronteggeranno nella capitale transalpina al canonico orario serale (21), il giorno successivo.

La prima fase vedrà la sua fine, anche in questo caso, il 17 Giugno, ma il gruppo B scenderà sul terreno di scontro prima dell'A, nella fascia oraria cosiddetta "pre-serale" (per capirci, quella in cui va in onda Caduta Libera). Tanto per citare uno sceneggiato recente della Rai, che usava il titolo d'una canzone di Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, "Tutto può succedere". Sembra una frase fatta, ma a mio parere quest'è un girone che potrebbe riservarci sorprese.