Ostia – Stanziati 10 milioni di euro dal Campidoglio per i municipi che hanno subito i danni causati dalla ‘bomba d’acqua’ che venerdì 31 gennaio si è abbattuta su Ostia e sulla Capitale. I fondi saranno utilizzati per effettuare gli interventi più urgenti. Si tratta tuttavia di una cifra insufficiente a sanare i terribili danni conseguenti alle piogge insistenti che hanno provocato allagamenti nelle abitazioni e nei negozi, nelle scuole e in tanti edifici privati, ma è una risposta che dimostrerebbe la volontà di alleviare da subito i disagi più gravi per i cittadini. Purtroppo la situazione resta gravissima: oltre alle case allegate, alle centinaia di famiglie sfollate, che nell’alluvione hanno perso tutto, preoccupa lo stato del manto stradale delle arterie principali e secondarie, disseminato di buche e voragini. Oggi sarà presentata una mozione dalla maggioranza in consiglio comunale, in appoggio alla richiesta del sindaco di un allentamento del patto di stabilità, per  intervenire immediatamente sul dissesto del territorio, sulla manutenzione delle scuole e sulla messa in sicurezza delle strade.

 

A Ostia antica e Bagnoletto, tra i quartieri del municipio X maggiormente colpiti dal nubifragio, al quinto giorno la situazione resta drammatica. Grazie al lavoro delle squadre della protezione civile, dei cittadini e delle forze dell’ordine, l’acqua è stata aspirata dalle tante abitazioni ed il livello dei canali è tornato nella norma. Preoccupa, però, l’allerta meteo previsto per giovedì 6 febbraio: in arrivo nuove precipitazioni. E’ intanto già cominciata la stima dei danni. Anche se quantificarli nel dettaglio è ancora prematuro. Si tratta comunque di danni ingenti. Da considerare che interi nuclei familiari, coppie di giovani ma anche di anziani, hanno perso tutto. L’acqua ha allagato, inzuppato, travolto rendendo inservibili mobili ed elettrodomestici, che sono stati via via accatastati davanti ai villini per essere rimossi dall’Ama. La raccolta straordinaria è iniziata da domenica scorsa in via Ferrero, a Bagnoletto. Stamattina cumuli di ‘residui’ alluvionali erano presenti in via del Collettore primario, a Saline.

 

“Anche stanotte non abbiamo dormito”, racconta a Ostiatv Gaetano Di Staso, un residente di Ostia antica. “Siamo stati impegnati a via Edoardo Gatti ad aspirare con le pompe l’acqua dai seminterrati e dai pianterreno. Quel che rimane sono mucchi di oggetti accatastati alla rinfusa, nelle cantine e nei locali sgomberati dall’acqua”. Lo scenario è in effetti da brivido: fango, melma, acqua stagnante. Gravissimi i danni riportati anche dai commercianti, che hanno subito l’allagamento di magazzini e laboratori. La Confesercenti ha messo a disposizione uno sportello al quale rivolgersi per richiedere i risarcimenti: il danno stimato, benché approssimativo, si aggira intorno ai 5 milioni di euro. E nella mobilitazione nazionale del prossimo 18 febbraio, oltre a chiedere al governo un alleggerimento della pressione fiscale, chiederanno anche il riconoscimento dei danni per l’alluvione.


A Stagni di Ostia è iniziato il risanamento dell’argine del Fosso ostiense: è arrivata una escavatrice e un camion con la terra. Ma è su tutto il territorio del municipio X che urgono interventi di messa in sicurezza idraulica. I comitati di quartiere e le associazioni, riuniti nella Consulta, hanno organizzato per domani, mercoledì 5 febbraio, alle ore 12, una manifestazione presso il consiglio regionale del Lazio in via della Pisana (Gra, direzione Firenze uscita Pisana, proseguire verso fuori il raccordo). Aderiscono all’iniziativa, tra gli altri, il comitato Parco della Vittoria-Silvio Messina, il CdQ di Villaggio Africa, Dragoncello e Villaggio San Francesco. Per chi non avesse la possibilità di raggiungere il luogo con i propri mezzi, sono stati organizzati dei pullman presenti nei seguenti punti di raccolta: piazza Gregoriopoli (Ostia Antica) alle ore 11; viale dei Romagnoli (Ostia Antica distributore Esso) alle ore 10, via F. Bazzini (Stagni di Ostia) alle ore 11 e via Cristoforo Colombo, angolo via Wolf Ferrari, alle ore 11.20.

 

La Regione Lazio, nel frattempo, ha esteso una ‘criticità’ dalle 14 e per successive 24, 36 ore. Codice arancione per rischio idrogeologico sul bacino medio del Tevere, Aniene e Liri. Il Centro Funzionale Regionale, sulla base delle previsioni disponibili, della situazione meteo in atto e dello stato di saturazione del suolo, ha emesso un’estensione di avviso di criticità idrogeologica ed idraulica regionale, valida dalle ore 14 di oggi e per le successive 24-36 ore, valutando i seguenti  livelli di criticità sulle zone di allerta della regione Lazio: codice arancione per rischio idrogeologico localizzato su bacino medio Tevere, bacino zona di Roma, bacino dell’Aniene, bacino del Liri; codice giallo per rischio idrogeologico localizzato su bacini costieri nord, Appennino di Rieti; bacini costieri sud. La Sala operativa permanente regionale ha inoltre emesso l'allertamento del Sistema di protezione civile regionale ed informato tutte le strutture del sistema integrato di protezione civile regionale ad adottare gli adempimenti di competenza. Per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Regionale al numero 803.555.