Fiumicino -  Se il rischio di neve, specie nella notte tra giovedi' e venerdi', dovesse avverarsi per il forte abbassamento delle temperature, l'aeroporto di Fiumicino non si fara' trovare impreparato. All'inizio della stagione invernale, che va dal 1 dicembre al 30 aprile, un apposito ''Piano Neve'' definisce infatti le responsabilita' e i compiti dei vari enti e operatori aeroportuali, in caso di precipitazioni nevose, al fine di garantire l'agibilita' dello scalo. A questo scopo, vengono periodicamente svolte esercitazioni in aeroporto proprio per testare le varie procedure, come ad esempio lo schieramento dei mezzi necessari e la rapidita' di intervento, e valutare lo stato di efficienza di mezzi/attrezzature e la preparazione del personale (in totale 100 uomini appositamente addestrati). Il parco macchine e' composto da 5 lame spazzaneve, 6 mezzi combinati per la pulizia della pavimentazione delle piste di volo, 3 turbine soffianti, 2 automezzi per lo spargimento delle sostanze antighiaccio, 3 De-Icer per lo sghiacciamento dei velivoli, 2 auto ''Surface Friction Tester'', che serve a misurare il coefficiente di attrito sulle piste e dare quindi l'agibilita', e da altri mezzi di supporto (autocarro, trasporto materiali, fork lift elettrici). Tutti i mezzi vengono costantemente tenuti in efficienza e con frequenza almeno settimanale (giornaliera nei momenti piu' critici), ne viene testato il funzionamento. Per quanto riguarda il ''Piano Neve'', la fase iniziale prevede la comunicazione di previsioni meteo al Centro Operativo per l'Emergenza, coordinato dal Capo Scalo di servizio Adr e composto dal responsabile Inflight Safety & Emergency e dal responsabile del Pronto Soccorso. L'Enav emette le previsioni meteo a sei ore, a quattro ore e due ore dall'inizio della possibile nevicata. In considerazione di tali previsioni e sulla base della procedura stilata da Adr sull'emergenza neve, si predispone l'organizzazione, il personale, le attrezzature e i prodotti antighiaccio. Il responsabile tecnico delle operazioni di Adr, dopo avere disposto lo spargimento di sostanze antighiaccio per evitare l'attecchimento della neve sulla pavimentazione, valuta continuativamente la consistenza della precipitazione e lo stato del manto nevoso e procede, coordinando il personale preposto, alla rilevazione del coefficiente di attrito sulle piste di volo in uso, per definirne l'agibilita'. Il capo scalo Adr, sulla base delle informazioni meteo ricevute da Enav, ed avvalendosi della collaborazione sul campo del responsabile tecnico delle operazioni Adr, coordina tutte le operazioni di rimozione del manto nevoso. (ANSA).