Dopo la pausa dovuta al Sei Nazioni, riprende il campionato di serie A di rugby con la 16^ giornata, che vede le prime tre in classifica (Cammi Calvisano, San Gregorio Catania e Fiamme Oro Rugby) imporsi e proseguire indisturbate la loro corsa. Mentre il Calvisano espugnava San Donà imponendosi per 24 a 9 sull’Orved ed il San Gregorio passava sul difficile campo di Verona (17 a 15 sul Franklin & Marshall CUS Verona), la squadra del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato tornano in campo e conquista cinque punti preziosi per la classifica che, ad oggi, la vede appaiata al secondo posto con lo stesso San Gregorio.
Neanche il tempo di sentire il fischio arbitrale di apertura delle ostilità ed al 2’ le Fiamme Oro si portano subito in vantaggio con una segnatura dalla piazzola di Ettore Boarato, oggi tornato a vestire la maglia di mediano d’apertura (numero 10). La pressione della squadra di Valsecchi è continua e crescente, si sente che i padroni di casa vogliono chiudere subito la partita e che la meta è nell’aria. Il Badia si difende con puntualità ma, poco dopo, comincia ad andare in affanno ed, al 14’, il capitano dei leoni cremisi, Roberto Mariani, recupera l’ovale nella propria metà campo e, dopo aver percorso tutto il rettangolo di gioco, innesca il tre quarti centro Forcucci che lo deposita oltre la linea di meta. Errore in trasformazione ed è 8 a 0 per le FF.OO.. La squadra di Ponte Galeria, però, inizia a commettere molti errori, soprattutto sul piano della disciplina e, al 19’, subisce un calcio piazzato degli avversari, che accorciano le distanze con Fratini: 8 a 3. Al 33’ è il mediano di mischia cremisi Nicola Benetti che schiaccia il pallone oltre la linea di meta, segnando altri 5 punti sul tabellino delle Fiamme Oro. La trasformazione di Boarato chiude i primi quaranta minuti di gioco sul 15 a 3.
Il fischio dell’arbitro sancisce la fine della prima frazione di gioco. Il secondo tempo vede le Fiamme Oro reagire con una duplice segnatura alla strigliata fatta alla squadra da Valsecchi, nell’intervallo, per i continui problemi nei reparti avanzati: al 6’ il mediano di
mischia Benetti, ancora lui, mette a segno il drop del 18 a 3, poi, all’8’, è l’ala destra Claudio Gaudiello che, dopo aver disorientato la difesa avversaria con due finte, segna una splendida meta sull’angolo sinistro del campo. Trasformazione di Boarato ed è 25 a 3. Al 13’ è il flanker sinistro, Rudolf Mernone, a recuperare di forza un pallone a centrocampo dando inizio ad un’azione alla mano che porta Roberto Mariani ad aggiungere altri cinque punti al risultato e l’agognato bonus per la classifica: l’ennesima trasformazione di Boarato determina il temporaneo 32 a 3. Sulla rimessa in gioco degli avversari, complice anche una distrazione dei leoni delle Fiamme, il trequarti centro ospite, Andrea Rosi, va in meta infilandosi in un buco nella difesa cremisi e, con la trasformazione dell’apertura del Badia, Nicolò Fratini, il tabellino si porta sul 32 a 10. Il Badia inizia a premere all’altezza della linea di meta delle Fiamme e, dopo più di dieci minuti, al 28’ passa ancora, segnando la seconda meta con il flanker, Luca Bonini: trasformazione di Fratini ed è il momentaneo 32 a 17.
Gli ultimi dieci minuti sono tutti di marca Fiamme Oro, che reagiscono alzando il baricentro del proprio gioco e conducendo le operazioni nei 22 metri avversari, fin quando, al 38’, è il numero 8, Carlo Cerasoli, che segna l’ultima meta fissando il punteggio sul 37 a 17 finale. Un plauso a Rudolf Mernone, 22 anni, ex nazionale azzurro in varie categorie, che è stato eletto “Man of the Match”. Lucida, infine, l’analisi dell’incontro da parte di coach Sven Valsecchi: “La mia squadra non era al completo a causa dei molti infortuni – ha dichiarato il tecnico delle FF.OO. – abbastanza appesantita dai carichi di lavoro fatti nelle scorse settimane ed in più, oggi, abbiamo accusato seri problemi per quanto riguardava la disciplina. Le otto punizioni subite nei primi 40 minuti la dicono lunga. Comunque abbiamo portato a casa cinque punti preziosi che ci hanno permesso di raggiungere il San Gregorio: dovevamo vincere e l’abbiamo fatto. Ora dovremo impegnarci in ogni partita come fosse una finale”.
A cura di Carmine Amoroso