Roma – In un vestito i percorsi di cambiamento. A Roma è nato il progetto RomAtelier della Caritas.

LOTTA AL PREGIUDIZIO - Nel lavoro di lotta al pregiudizio e accoglienza al diverso si invita sempre a guardare la realtà concreta che incontriamo, senza generalizzare, per poi lavorare sulle persone concrete, con i bisogni che sanno o vogliono esprimere. Nei confronti dei rom e sinti il pericolo di generalizzare è sempre in agguato: perdendo di vista la persona ricorriamo a categorie entrate nell’uso comune, purtroppo quasi sempre negative, senza darci la possibilità di conoscere e capire. “Condividiamo il regalo che ci hanno fatto due donne rom le quali, in un incontro di approfondimento, ci hanno offerto uno spaccato di se stesse e del percorso che stanno facendo. Per guardare al di là del pregiudizio”, spiegano alla Caritas.


LA TESTIMONIANZA DI S. - "Buongiorno a tutti, mi chiamo S., ho 29 anni e sono una donna rom. Al momento abito ancora in un campo, sono una donna sposata e ho 5 figli. Ho un sogno, quello di avere una casa. Un sogno mio, che mi ha dato da pensare, mi sono chiesta “come faccio a realizzarlo?”. Ho pensato molto e ho capito che se voglio realizzare questo sogno devo trovare un lavoro. Sono uscita alla ricerca di un lavoro e ho trovato il progetto RomAtelier, che mi ha accettato per quella che sono e mi sta formando al mio lavoro. Entrando in questo progetto ho capito che potevo vivere onestamente e ho dimostrato a me stessa, ma soprattutto anche ai miei figli, che si può vivere lavorando onestamente.

Rom Atelier non solamente mi ha sta dando un mestiere, ma mi ha dato una cosa importantissima: che cosa significa leggere e scrivere. Io non so leggere e scrivere, e adesso mi direte “ma tiene un foglio in mano!” Se voi poteste vedere questo foglio, io ho fatto dei disegnini per dirvi tutto quello che sento nel mio cuore, tutto quelle che mi è successo al RomAtelier. Ho imparato delle bellissime cose, la maglia il cucito: io non sapevo che cosa era il ditale che cosa era l’uncinetto, il telaio, come si pulisce veramente una casa, a essere igienici, anche per se stessi. Questo me lo ha insegnato il RomAtelier. Ma non solo questo progetto mi ha insegnato un lavoro, mi ha dato anche una grandissima possibilità, quella di scegliere; scegliere che lavoro fare nella mia vita, come cercarlo e dove cercarlo.


I Centri di Orientamento al Lavoro ci hanno aiutato a capire e spiegato come si trova lavoro, come usare l’approccio giusto con le persone che non ci conoscono. Cosi le simulate che noi facciamo: all’inizio può sembrare un gioco, ma non è un gioco! La simulata è molto importante perché ci da l’opportunità di capire se possiamo veramente fare quel lavoro, le nostre emozioni nelle differenti situazioni, come metterci alla prova. C’è stato un grande cambiamento nella mia vita e anche per tutta la mia famiglia. Al momento sono in questo progetto, però domani vorrei un lavoro. Ma adesso so gestire il mio tempo, sono una persona migliore, questo lo devo al RomAtelier".


LA TESTIMONIANZA DI M. - "Mi chiamo M. e ho conosciuto il RomAtelier quando, cercando un lavoro che mi permettesse di mantenere la mia famiglia, mi è stato proposto il progetto di Rom Atelier: un laboratorio, un percorso soprattutto. In realtà è un progetto, questo di Rom Atelier, “cucito” intorno a noi ragazze che vi partecipiamo. Ognuna di noi proviene da situazioni diverse, a volte molto difficili, ognuna ha un percorso scolastico e lavorativo differente e spesso non omogeneo. In realtà qui sono riuscita a costruire un progetto di integrazione che potesse permettermi di scoprire le mie potenzialità e crescere per potermi inserire nella società del mondo del lavoro.


Occorreva rimettere mano al mio percorso di studi, per questo ho seguito un corso di lingua italiana e mi sono iscritta di nuovo a scuola per ottenere la licenza media. Nello svolgimento del progetto ho conosciuto il C.O.L., cioè il centro di orientamento al lavoro, dove ho imparato e compreso come cercare un lavoro, come potevo inserirmi in un mondo così complesso e farmi aiutare. Al COL abbiamo cercato di capire quale lavoro potesse essere adatto per me e abbiamo valutato diverse ipotesi: la fioraia, la commessa ad un supermercato, ecc.


Ho partecipato ad un corso per lavorare nei supermercati, relativo all’igiene e alla cura del cibo, al suo mantenimento nei locali del negozio. Fino a decidere di provare a fare un’esperienza di tirocinio che attualmente sto svolgendo in un supermercato biologico, per vedere sul campo le mie reali capacità, per fare esperienza. Finora sono felice del percorso fatto in questi anni con Rom Atelier e con il COL, certamente le difficoltà non sono mancate soprattutto per cercare di coniugare la gestione ordinaria dei miei quattro figli con le esigenze che richiede un percorso di integrazione del genere".