Dragona - C'è un "museo degli orrori" sotto il viadotto Zelia Nuttal a Dragona nel XIII Municipio. Le aree adiacenti il cavalcavia che passa sopra la via del Mare sono state trasformate in una gigantesca discarica a cielo aperto. Una situazione che si trascina da anni e che rappresenta ormai un serio pericolo per l'ambiente e la salute pubblica. Le immagini dell'assoluto degrado che regna nella zona non hanno bisogno di ulteriori commenti, tra frigoriferi, materassi, montagne di calcinacci e rifiuti organici accatastati sotto i ponti. Il terribile fetore che aleggia nell'area rende quasi impossibile respirare. Le denunce dei cittadini si susseguono da oltre un anno. "Abbiamo segnalato la presenza delle discariche più volte ma nessuno è intervenuto - denuncia Alessandro Ieva del comitato di Bagnoletto, quartiere che affaccia proprio sulla raccapricciante distesa di immondizia - sembra di vivere in una zona di confine, una terra di nessuno. Noi dell'entroterra siamo stanchi di sentirci cittadini di serie b". Accanto al cavalcavia c'è una vecchia fabbrica abbandonata. nel cortile una distesa infinita di rifiuti. a pochi passi una baracca bruciata, utilizzata dai barboni che hanno fatto di questa area la loro casa. Il paradosso è che a pochi passi dalle maxi-discariche c'è il deposito dell'Ama di via Ortolani: decine i mezzi parcheggiati tranquillamente nel cortile. "Ogni tanto passiamo a rimuovere qualche rifiuto ingombrante - ci spiega un addetto - ma poi tornano a scaricare abusivamente altra immondizia". L'immagine della zona ovviamente ne risente tanto che le imprese commerciali di Dragona, con sede vicino le discariche, hanno chiesto al Comune di acquisire le aree degradate per utilizzarle come parcheggi: l'unico modo forse per veder scomparire questo scempio. Il degrado nella zona di Acilia non riguarda solo quest'area. Sabato a San Giorgio i cittadini scenderanno in piazza per chiedere una maggiore attenzione all'entroterra.