Il nome scientifico dell’animale è “Suricata Suricatta – ovvero - Suricato”, il suo peso non va mai oltre il chilo e duecento grammi, la sua lunghezza è di circa trenta centimetri e la sua coda è di una ventina di centimetri. La vista è acutissima e riesce a distinguere i colori. Grazie all’angolazione degli occhi ha una visuale più larga di noi umani, ciò gli permette di avvistare i rapaci sopra la sua testa anche a grande distanza. Ha una incredibile capacità di mimetismo e la sua coda così pronunciata è “una terza gamba” con cui si appoggia a terra nei suoi turni di guardi! Il corpo è sottile, agile e scattante; questo gli permette movimenti strategici rapidi ed improvvisi. Gli artigli delle zampe sono forti e resistenti, ciò gli permette di scavare in qualsiasi tipo di terreno. E’ un animale sociale che vive nell’Africa meridionale, evita i boschi preferendo la zona pianeggiante ricoperta di arbusti anche secchi. Sopporta senza alcun problema le temperature più elevate riuscendo a restare esposto al sole anche con temperature di 54° C. Questo animaletto vive in gruppo dove sono presenti due/tre famiglie, le femmine sono non più di due/tre, dopo undici settimane di gestazione partoriscono tre/quattro cuccioli che vengono gestita dalla madre o dall’intero gruppo – quando la madre esce per la caccia -. I suricati si nutrono di insetti, piccoli roditori che uccidono con un solo morso alla base della nuca. Non temono gli scorpioni che cacciano senza problemi, gli strappano il pungiglione velenoso e lo degustano . Questo animaletto non ha paura neanche dei serpenti velenosi che uccide senza alcun problema essendo – quasi sempre – resistente al loro veleno. Il siricato è una maledizione per gli altri animali, infatti è un vettore sano della rabbia, ma – nonostante le grosse battute di caccia fatte nei suoi confronti non è un animale che presenta rischio estinzione. La società dei suricati è matriarcale; è la femmina dominante – fra quelle presenti – che decide dove stabilirsi e dove cacciare. Non sono molto amichevoli neanche verso i loro simili quando si tratta del loro territorio di caccia che difendono strenuamente.