Ostia - Un mare di amici, colleghi, allievi, parenti e ammiratori di Aniello Russo stamani hanno invaso la chiesa di Santa Monica per l'ultimo saluto a un grande uomo, un grande poliziotto. Una persona che si è fatta amare da tutti, dalla famiglia e da coloro hanno avuto il privilegio di conoscerla, o hanno avuto la fortuna di poter apprendere da lui.
Un poliziotto vero, che ha fatto del suo lavoro la sua missione, che ha creato un sindacato autonomo (Sap) capace di modernizzare la polizia e uscire dai soliti schemi.
Ma oggi Ostia ha perso soprattutto un grande amico, sempre disponibile e sempre pronto a ad aiutare. Tante lacrime hanno bagnato il sagrato della chiesa, e dal pulpito oltre a quelle del parroco, hanno risuonato le parole del figlio Francesco Paolo Russo e delle nipoti, piene di amore e di tristezza per la perdita di una parte del loro cuore, ma anche di coraggio, come quello che ha sempre avuto Aniello.
All'uscita del feretro dalla chiesa poi un lunghissimo applauso ha accompagnato Aniello nel suo ultimo viaggio, durante il quale ritroverà la sua adorata moglie Antonietta, scomparsa poco tempo fa.