Fiumicino - Reattività e coordinazione, queste le qualità che hanno permesso agli agenti della Polizia di Stato del commissariato Fiumicino, di bloccare il tentativo di un giovane pusher egiziano di innescare il gas fuoriuscito da un tubo collegato ad una bombola contenente gpl. Il giovane, sorpreso dai poliziotti a gettare della sostanza stupefacente nel lavandino della sua abitazione, non ha retto alla notizia della imminente perquisizione.

Così, è corso in cucina, ha afferrato un coltello per tagliare il tubo del gas e, una volta disarmato, per niente domo, ci si è gettato di peso, staccandolo. Poi, con un accendino caduto nel corso della colluttazione, ha minacciato di far esplodere il palazzo. Bloccato, R.S.S.E, conosciuto nella zona di Focene con il soprannome di Luca, già condannato dal Tribunale di Civitavecchia per detenzione e spaccio, è stato arrestato per lesioni, resistenza e minacce a pubblico ufficiale, oltre che per spaccio e detenzione di sostanza stupefacente.

Nel corso della perquisizione, infatti, gli agenti hanno anche trovato 10 grammi di marijuana, 920 euro in contanti, un tritaerba in legno ed un bilancino di precisione. La perquisizione è stata poi estesa ad un monolocale attiguo, in uso ad un giovane tunisino, dove gli agenti hanno rinvenuto altri 95 grammi di erba. Il giovane si è giustificato dicendo che la droga gli era stata affidata da “Luca” , in cambio di uno spinello. Per il giovane, di 28 anni, è scattata la denuncia per detenzione ai fini di spaccio di droga.