Fiumicino - “Dieci anni di 'ritrutturazioni', due interi mandati amministrativi senza che nessuno abbia sentito l'esigenza di intervenire per risolvere una situazione che avrebbe potuto creare posti di lavoro col turismo e con la cultura. Quello del Museo delle navi è il caso simbolo dell'indifferenza di questa classe politica fiumicinese attualmente al governo”.

 

A parlare è Mario Russo D'Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino) che ha effettuato un sopralluogo al museo delle Navi, una struttura “fantasma” proprio nei pressi del monumento a Kindu, dove i politici si danno appuntamento ogni anno.

 

"Dal giorno che quella nave fu scoperta, quanto è costato agli italiani – e ai fiumicinesi – quell'operazione museale? Dentro ci sono due custodi che giustamente fanno il loro lavoro (e chi fa le pulizie, la manutenzione, ecc), un'emorragia di denari che di contro non ha portato non solo entrate economiche ma nemmeno Cultura. Sta di fatto che per dieci anni una delle nostre ricchezze è sepolta alla vista dei cittadini, ed ovviamente non è inserita in alcun circuito turistico magari collegate con le altre bellezze del nostro territorio."

 

“Sappiamo bene che la proprietà è di Aeroporti di Roma, che ha anche speso soldi per produrre un video sul museo. Poi tutto si è fermato, e l'Amministrazione comunale ha lasciato che così andasse, senza prendersi carico del fatto che quel sito, messo a sistema con i reperti archeologici esistenti, avrebbe potuto essere fonte di economia per gli operatori locali. Non è il nostro modo di pensare al territorio; anzi, crediamo che valorizzare le cose esistenti sia il primo passo per produrre quella ricchezza che consenta, poi, nuovi investimenti, nuovi posti di lavoro. Questo modo “distratto” di pensare a ciò che c'è sul territorio non ci piace. E nessuno venga a dire che l'Amministrazione ci ha provato, perché se fosse vero vorrebbe dire che il Comune non ha la forza nemmeno di aprire un semplice portone, e dunque non è certo garanzia di nulla nel momento in cui a Fiumicino sbarcano interessi ben più alti."