Fiumicino - "Quasi una cartella a famiglia. Il Comune di Fiumicino, in relazione al numero di abitanti (poco meno di 80mila), ha una delle medie più alte di Italia: 30mila cartelle inviate, solo 4 mila ritirate, 26mila probabili pignoramenti di beni immobili o mobili, 32.519 famiglie interessate. Le cose sono due: o siamo un comune di evasori e furbacchioni, oppure il sistema Equitalia comincia a essere troppo invadente, con metodi che non possono essere più tollerati." Lo dichiara in una nota Angelo Caroccia, consigliere Unione di Centro a Fiumicino. 
 

"La politica non può far finta di nulla. Non può chiudere ancora gli occhi. Se vuole davvero recuperare quel gap che l’ha resa agli occhi dei cittadini una casta mal sopportata, deve reagire e caricarsi sulle spalle il peso delle proprie responsabilità. Il primo passo è la rescissione di tutti i contratti stipulati con Equitalia e il passaggio di tutte le funzioni alla Fiumicino Tributi, municipalizzata al 51 per cento di proprietà comunale." 


"Non si tratta di incitare alla rivolta fiscale o di non pagare le tasse, ma di tornare indietro e riappropriarsi di certe metodologie di riscossione che riescano a distinguere una famiglia o un imprenditore in difficoltà da un evasore. E questo - conclude Caroccia - solo una società di proprietà comunale, che conosce i propri cittadini e le loro situazioni economiche, può farlo. Di certo non Equitalia."