Fiumicino - Serve movimento, azione ed innovazione per rilanciare il comparto turistico balneare. Sono le regole di qualsiasi business, sono le idee dei giovani imprenditori. Una nuova cultura lavorativa, che va a fondersi con l’esperienza di chi ha fatto grande stabilimenti storici dei lidi di Fregene, Maccarese, Focene, Passoscuro e Fiumicino.

Con queste premesse nasce Assobalneari Fiumicino, con questo entusiasmo verrà presentata  la Stagione Turistica Balneare 2012 del Comune di Fiumicino venerdì 11 maggio p.v. presso lo Stabilimento Balneare ALBOS Club.

 

Più di 40 concessionari rientreranno nell’operazione di aggregazione della nuova realtà associativa che è un’associazione di imprenditori e non un Sindacato di Categoria – tende a precisare Marco Falsarella, già Presidente della SLAIT e nuovo Presidente di Assobalneari Fiumicino –  Questo il posizionamento dell’associazione che vuole fare impresa sul litorale puntando all’innovazione, la diversificazione e la qualità dei servizi.  

 

Come si rinnova la nuova associazione? Consapevoli dell’attuale congiuntura economico politica abbiamo deciso di unire le forze unendo due associazioni già importanti e dando vita ad  una super associazione - spiega Renato Papagni.

Assobalneari Fiumicino va a coprire una notevole voragine che si era aperta nel sistema delle rappresentanze lungo tutto il  terriorio del Comune di Fiumicino. Ma Renato Papagni fa un passo indietro, dopo il grande lavoro di intermediazione insieme agli associati storici e l’attività di aggregazione con i concessionari di Fiumicino, ha deciso con la vecchia guardia di lasciare la presidenza ai giovani con la prospettiva di dare “il la” ad un sistema evoluto che fonda tradizione balneare ad una proposta moderna di balneazione.

 

L’iniziativa prenderà avvio alle ore 11.00 con un’introduzione di Marco Borlenghi, ospite di casa, cui farà seguito una relazione del Presidente di Assobalneari Lazio – FederBalenari Italia Renato Papagni.

"Il sistema turistico balneare fa fatica a cambiare, ed è vero, negli anni si è cristallizata l’abitudine di primeggiare senza particolari meriti,  questa crisi, invece, va  utilizzata come opportunità per emergere e distinguersi" – spiega Renato Papagni

Le imprese balneari continueranno a lavororare, se la tradizione non diventerà sinonimo di immobilismo.