Dragoncello – Ha finalmente un volto e un nome il piromane che per settimane, sia di giorno che di notte, ha provocato una serie di incendi a Dragoncello. Si tratta di E.M., 35 anni, romano, pregiudicato, “beccato” dai carabinieri di Acilia mentre con un accendino tentava di dare fuoco a delle sterpaglie in un terreno incolto in viale Fra’ Andrea Di Giovanni.

 

 

Dall’inizio dell’estate non si contano più i roghi divampati, anche simultaneamente, nelle aiuole, nei parchi e negli ampi spartitraffico del quartiere. A mettere fine a questo incubo i militari della stazione di via di Saponara che questa mattina intorno alle 10 sono intervenuti su segnalazione dei vigili del fuoco per l’incendio di un’altra area incolta situata in via Giuseppe Molteni.

 

Gli uomini dell’Arma, insieme ai pompieri, ormai diventati di casa nel comprensorio  - l’ultimo intervento, anzi gli ultimi, risalgono a domenica scorsa quando nell’arco di 12 ore, tra le 4 e le 16, furono interessati dalle fiamme tre vasti appezzamenti compresi tra via Ottone Fattiboni, via Ruspoli e via Franco da Perugia – hanno però notato la presenza di diversi focolai anche nei campi limitrofi.

 

 

Effettuato un immediato pattugliamento a largo raggio hanno individuato in viale Fra’ Andrea Di Giovanni il pregiudicato mentre, con l’accendino si accingeva ad appiccare l’ennesimo rogo. A destare una certa perplessità il fatto che l’uomo indossasse una divisa della security che rimanda ad un noto istituto di vigilanza di Ostia dove E.M., benché pregiudicato, svolge servizio di sicurezza regolarmente. Il 35enne, che abita a Dragoncello, è stato arrestato con l’accusa di incendio doloso. I residenti, informati, hanno espresso il loro sollievo ed il ringraziamento ai carabinieri.
 

 

Saranno da valutare eventuali sue responsabilità per tutti gli incendi che non hanno tregua al quartiere, costringendo i residenti a chiudere le finestre per la presenza del fumo e delle ceneri. E’ di lunedì il vastissimo rogo divampato all’Infernetto, su una superficie di 5mila metri quadri, situata a via di Cima Vallona. Indagini dei carabinieri in corso.